Queste galline si nutrono di cannabis e fanno delle uova strepitose
Foto per gentile concessione di Jeff Lanet 

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Cibo

Queste galline si nutrono di cannabis e fanno delle uova strepitose

Silvia e la sua mamma stanno rivoluzionando il mondo dell'allevamento delle galline con la canapa.

Ci sono delle galline in Abruzzo che mangiano la canapa e fanno uova fosforescenti… Va bene, forse sto esagerando! Anche se qualcuno potrebbe pensarlo, visto che in Italia parlare di cannabis light (o canapa industriale) è ancora un tabù. La realtà è che nella canapa legale il THC è presente in minime quantità (tra 0,2 e 0,6 %) e il CBD, il cannabinoide che rilassa senza sballare, si trova nei fiori. I semi, da cui provengono farina, olio & Co., sono solo molto salutari.

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Aggiungendo il 15/20% di canapa al mangime, le uova delle galline si sono trasformate

Ecco perché inserirli nella dieta degli animali da allevamento potrebbe essere davvero rivoluzionario. Se in Italia la canapa è coltivata principalmente per il tessile e la bioedilizia, le frontiere alimentari sono ancora tutte da esplorare. Un passo in avanti l'hanno fatto Silvia e Marisa. Le uova delle loro galline alimentate a canapa sono più grandi, più proteiche, più ricche di grassi polinsaturi, più digeribili delle altre... Insomma, un portento che trasforma in realtà i mitici fagioli di Balzàr (o quasi)!

galline bio canapa abruzzo

Ma cominciamo dall'inizio. Perché questa cosa della canapa mi sembra sempre di più una faccenda seria. Per arrivare alla fattoria Silvia O. bisogna salire a 1000 metri sul Monte Velino, una delle cime più alte dell'Appennino abruzzese. Qui, su tre ettari di campagna brulla, razzolano libere 1600 galline livornesi. Sono di Silvia Bambagini Oliva, che fino al 2014 viveva comodamente in città e lavorava per la tv.

silvia abruzzo galline

Marisa e Olivia a lavoro

“Quattro anni fa, con mia madre Marisa Colitti, ho aperto un allevamento di galline ovaiole. Insieme abbiamo rimesso in uso dei vecchi terreni di famiglia. La nostra non è solo un'azienda agricola biologica. Qui gli animali vivono liberi, allo stato brado. Così, oltre a fare profitto come tutte le imprese, abbiamo una finalità etica: la riscoperta dell'animale nel suo ambiente naturale e la rivalutazione di prodotti genuini. Mia madre si occupa della fattoria, la parte più produttiva, io penso alla commercializzazione, alla ricerca e allo sviluppo”.

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abruzzo allevamento galline

Fin qui niente di strano, penso. Non è forse vero che esiste una gran quantità di aziende biologiche e sostenibili?
Mi risponde subito Silvia: “Non proprio. Va fatta una distinzione tra i vari approcci al biologico. Posso permettermi di realizzare un allevamento allo stato brado perché rimango un piccolo produttore. In natura le mie galline depongono circa un uovo ogni due giorni: è impossibile avere a disposizione grandi quantità. Dovrei tenerle più spesso al chiuso e stimolare la produzione di uova con luci artificiali: non voglio farlo”. Ecco, Silvia e sua madre hanno optato per un approccio più radicale al mondo del biologico che certo non è compatibile con la grande distribuzione organizzata. Insomma, anche il bio è stato superato a sinistra…

galline sostenibilità

Solo questo basterebbe a fare delle due protagoniste di questa storia delle radicali dure e pure (senza alleanze imbarazzanti!). Ma c'è di più.

L'alimentazione delle loro galline è integrata con semi e farina di canapa. Quali siano gli effetti sulle uova ce lo dicono gli studi dell'Università di Teramo e del CRAB di Avezzano che certificano un aumento dei livelli di Omega 3 e Omega 6 nel tuorlo. Se questa cosa non vi sembra straordinaria, beh sappiate che è proprio l'equilibrio tra questi acidi grassi polinsaturi a moderare la quantità di colesterolo cattivo nel nostro corpo, preservando quello buono. “Questa nostra scoperta ci ha permesso di mettere in commercio uova con una marcia in più, la canapa. E il mercato lo riconosce!”

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galline allevate con cannabis light

Un risultato simile era stato raggiunto, nel 2013, da due scienziati tedeschi del Federal Research Institute for Animal Health. Ingrid Halle e Friedrich Schöne dimostravano come i mangimi con la canapa non influenzassero negativamente le galline, ma arricchissero il grasso del tuorlo con acidi polinsaturi. Un concetto ripreso più recentemente dalla rivista Lipids che nel 2016 ha affermato che “i prodotti a base di semi di canapa sono potenziali alimenti alternativi per il pollame”.

“A volte non ci rendiamo conto di quanto ciò che mangiamo ci influenzi: aggiungendo 15/20% di canapa al mangime, le uova delle galline si sono trasformate”.

E non finisce qui. In Svezia, la Swedish University of Agricultural Sciences ha realizzato uno studio simile sulle vacche da latte, provando la possibile applicazione di questo integratore naturale anche per altri animali. La rivoluzione del seme di canapa è, dunque, appena cominciata.

E non avrà forse ragione chi diceva che, alla fine, l'uso più stupido che si può fare della cannabis è fumarla?

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