Non ho mai capito perché la gente compri i libri di cucina. Voglio dire, è come comprarsi un libro di spartiti: perché qualcuno dovrebbe spendere dei soldi per delle cose che può benissimo trovare gratis su internet per cui—oltretutto—solo la pratica porta a dei risultati?Solo il 20 percento degli acquirenti ha comprato libri di cucina effettivamente per le ricette mentre l'altra parte è stata attirata solo dal nome di un grande chef o di un personaggio televisivo.
Mettici il Cuore - Il Menu
Bagnetto verde.
Preparato alle 19.45, servito alle 20.00
Per farla breve, il piatto contiene prezzemolo, acciughe, mollica di pane, aceto bianco, aglio, olio, sale e pepe. Secondo la ricetta basta prendere le giuste quantità degli ingredienti, metterli in un contenitore e frullare con “olio, sistemando di sale e pepe”.Con mia grande sorpresa l’antipasto era quasi riuscito nonostante nella ricetta non ci fossero delle indicazioni chiare su quanto olio, sale e pepe una persona dovrebbe metterci.
Gnocchi di castagne
Inizio di preparazione 20.05, serviti alle 22.38
2) ci avrei messo almeno un’ora per preparare tutto
3) se fossi in una prova di Masterchef sarei diventato lo zimbello del programma, della cucina italiana, di internet e che sotto lo sguardo deluso di Cannavacciuolo avrei preferito essere un’acciuga del bagnetto verde—soprattutto dopo essermi ricordato che l’impasto avrebbe dovuto riposare almeno un’ora.
Per mia fortuna, YouTube è pieno di video tutorial che spiegano come sfilettare una sogliola. Per mia sfortuna, quei video mi hanno fatto capire che sfilettare un pesce piatto è molto più difficile di quello che sembra e così, mentre l’impasto stava riposando, sono riuscito a tirare fuori sette filetti da quattro sogliole: meno della metà di quello che avrei dovuto ricavarne.“sogliole hanno 4 filetti, due per parte, [e che quindi] per proporzionarle è necessario iniziare a incidere dalla parte della testa, continuando per il centro e procedendo verso la coda”.
Sogliola alla mugnaia
Inizio di preparazione 23.15, serviti alle 23.38
Mentre impiattavo mi sono reso conto che sarebbero state una forchettata a testa ma d’altronde era quello che ho mangiato l’unica volta in cui ho mangiato in un ristorante stellato e quindi ho pensato che fosse giusto così.
La verità è che sì, poteva andare peggio ma poteva andare molto meglio: l’unico piatto veramente “riuscito” è stato l’antipasto, gli gnocchi erano da buttare, il secondo era una sorta di assaggio e mi ci sono volute quasi 5 ore. Nonostante il mio impegno (enorme, giuro) non sono riuscito a fare una cena decente e sono convinto che per cose come queste ci sia bisogno di dedizione e passione: di certo non basta mettersi nei panni di uno chef una sera per tirare fuori una buona cena ma sono anche convinto che questo libro, così come gran parte dei libri di cucina, non abbia l’intento reale di far imparare qualcosa a qualcuno. Tutto il libro sembra scritto dando per scontato un sacco di nozioni utili per una persona con scarsa esperienza dietro ai fornelli. Le ricette non sono più lunghe di una pagina, cosa che magari inizialmente ti sembra un sollievo ma che poi si tramuta in una serie di gap nelle fasi della preparazione e non c’è mai una descrizione su come uno dovrebbe impiattare gli ingredienti. Detto questo, non so se sono un buon esempio: a 12 anni mi sono fatto comprare un libro di spartiti con tutti i pezzi di Led Zeppelin III e 13 anni dopo non ne so suonare bene nemmeno una. [Ringrazio Simone, Filippo e Mattia che oltre ad essere delle belle persone si sono prestate a fare da cavia per questo esperimento.]Segui MUNCHIES Italia su Facebook e Instagram