Qualche giorno fa mi è arrivata la lettera che Save The Children invia ogni anno, insieme al calendario dell'associazione, ai propri sostenitori.Ecco come cominciava:"Voglio fare il detox" dovrebbe essere definito per quello che è: voglio cercare di perdere più peso nel minor tempo possibile.
“Cara Giorgia,
una tazza di tè a colazione, una tazza di tè a pranzo e una a cena. No, non è l’ultimo rimedio per riprendere la linea dopo gli eccessi di Natale, è l’unica cosa che Atabo ha mangiato per mesi. Tutto quello che ha potuto offrire ai due gemelli che scalciavano nella sua pancia… ”
Riflettete un attimo su quale può essere l'effetto su un'adolescente, che vede queste ragazze, che corrispondono più di lei all'ideale di magrezza, incitare alla depurazione e al digiuno pesante senza avere la minima nozione medico-scientifica
Io sono una di quelle persone che stilano sempre i buoni propositi di inizio anno. Sono irretita dall'idea della "versione migliore di me stessa" e leggo sempre le frasi sulla bustina della tisana Yogi Tea ( "Don't be afraid to fail. Be afraid not to try!"). Quest'anno il mio buono proposito è stato cominciare a fare sport in maniera più sistematica. Mi sono iscritta a Bikram Yoga e ad oggi ho frequentato 7 lezioni. Alcune delle persone che conosco stanno seguendo il dry january, il gennaio senza alcol, o il veganuary, il gennaio vegano. Non c'è qualcosa di inerentemente sbagliato nel proposito del voler perdere peso in sé o nel voler seguire uno stile di vita più sano. I danni di un forte sovrappeso, o di abitudini di vita sregolate (alla mia professoressa delle medie: sapevo che un giorno avrei parlato come te), li conosciamo tutti.Non c'è qualcosa di inerentemente sbagliato nel proposito del voler perdere peso in sé o nel voler seguire uno stile di vita più sano