idromele
Tutte le foto sono dell'autrice. 

FYI.

This story is over 5 years old.

Cibo

Come si produce vino medicinale nel bel mezzo della giungla

Avete mai provato a bere del vino di miele sotto a un tetto di stelle nel mezzo della giungla del Costa Rica?

Effettivamente è vero, a quanto pare l'idromele prodotto con il miele fresco può aiutare a combattere le infezioni.

Ana Gaspar tira giù un barattolo traboccante di liquido rosso scuro dal suo armadietto. Sul fondo del barattolo posso scorgere dello zenzero essiccato - quello della sua azienda agricola, - chiodi di garofano, fiori d'ibisco e un pizzico di cannella. Me ne versa un po' in un bicchiere. Il retrogusto vira prepotentemente verso i chiodi di garofano, con accenni di bacche e cannella. Percepisco solo leggermente lo zenzero. Le spezie sono state messe in infusione per due mesi in un substrato di vino di miele, e si sente. I Tropici, a quando ho imparato, hanno il dono di velocizzare tutti i processi.

Pubblicità

"Questo è l'elisir della radiosità," mi spiega Ana. "L'ibisco è una fonte ricchissima di antiossidanti e fa bene alla pelle."

"Il vino di miele fungeva da base prima della somministrazione dei medicinali ai pazienti," chiarisce Ian Macaulay, marito di Ana. "Le ricette antiche prevedevano l'utilizzo di acqua piovana, che poi è quello che usiamo noi."

Ana Gaspar raccoglie gli ingredienti nella sua azienda agricola in Costa Rica. Tutte le foto sono dell'autrice.

Suona tutto troppo bello per essere vero, quindi, senza troppi pensieri, ne bevo un po'. L'aroma è dolcissimo e incredibilmente alcolico. Il vino di miele, oltre a essere considerata la bevanda degli dei nei tempi antichi, è considerata da molti come un potente afrodisiaco.

Mi arriva subito la botta alcolica alla testa.

Macaulay e Gaspar sono i proprietari di un'azienda agricola della permacultura nei meandri della giungla del Costa Rica, e io sono qui da loro per un tirocinio di sei mesi proprio sulla permacultura, che prevede fra le altre cose la produzione di vino di miele (il famoso idromele). Gli allevamenti di api non hanno vita facile nella giungla caraibica, quindi il miele viene solitamente comprato grezzo dalle coste del Pacifico.

Qui l'idromele viene preparato da zero e il procedimento è abbastanza semplice. Quasi quattro litri di miele producono 19 litri di idromele. A quei quattro litri di miele basta aggiungerne 19 d'acqua piovana, un pacchetto di lievito di Champagne (anche se il miele grezzo contiene già di suo una buona dose di lieviti), e 800 grammi di zucchero grezzo. Poi si mescola bene, lo si chiude ermeticamente per impedire all'ossigeno di rovinare tutto, e lo si lascia riposare in un posto fresco e buio. Quattro settimane dopo, grazie all'umidità tropicale, i fumi dell'alcol sono già pronti. Se lo si conserva per sei mesi, poi, l'idromele assume facilmente il colore e l'aroma tipico del vino bianco. Le varie erbe aromatiche e gli altri ingredienti come l'ibisco possono essere aggiunti appena l'idromele è pronto, e lasciati in infusione per due giorni.

Pubblicità

Fiori d'ibisco, curcuma, pepe nero e zenzero.

Macaulay e Gaspar avevano iniziato a produrre idromele per diletto tre anni fa, e ora, dopo tutti questi anni, sono in procinto di venderlo sotto il marchio di "Magic Natura" agli hotel e ai ristoranti locali.

"Ho sempre dato per scontato che l'alcol facesse male, poi però un giorno ho assaggiato del vino di miele e mi è subito sembrato buono, in tutti i sensi," racconta Macauley. "Così ho eseguito qualche ricerca e ho scoperto che diversi studi attribuiscono proprietà antibiotiche all'idromele." Ed effettivamente è vero, a quanto pare l'idromele prodotto con il miele fresco può aiutare a combattere le infezioni.

Tenendolo ciò a mente, Gaspar si è presto cimentata nella sperimentazione di vini di mele infusi con erbe medicinali tipiche dei tropici, molte delle quali disponibili proprio nell'azienda agricola.

Ian Macauley imbottiglia dell'idromele.

Per esempio la mimosa (la pianta, non il drink!), unita all'idromele, alla citronella e alla Carmantina (Justicia pectoralis), aiuta a dormire grazie alle sue proprietà rilassanti. Per un effetto opposto, invece, Gaspar ha creato un idromele infuso con cacao grezzo e foglie di coca chiamato "High Journey." L'enorme quantità di curcuma della sua azienda agricola, mescolata al chanca piedra (che ha dimostrato efficacia contro i calcoli renali), la cuculmeca, il pepe nero e la cannella, è famosa per le proprietà disintossicanti.

Chi è in cerca di una pozione d'amore può contare su di un mix di fiori d'ibisco, foglie di limone, erba miseria e origano. "L'insieme di questi ingredienti è afrodisiaco," chiarisce Garpar sorridendo. "Una volta l'ho bevuto mentre stavo malissimo per i crampi mestruali. Mi sono sentita subito meglio ed eccitata!".

Pubblicità

Ana con dell'idromele.

Gaspar ha persino creato una formula chiamata "Smart Blend" che comprende sacha inchi(famosa per l'enorme quantità di Omega 3), Centella Asiatica (ottima per la memoria), Portulaca (ricca di omega 3) che "fa molto bene al cervello!".

Forse può sembrare contraddittorio per alcuni, ma è così che la tradizione riporta. Dopotutto, prima di finire in bicchieri da Martini, l'alcol era usato come medicinale. Certo, tutto va assunto con moderazione; la dose consigliata è sempre quella di qualche cucchiaio al giorno.

"L'alcol veniva utilizzato come contenitore per conservare le medicine. Quindi ci siamo detti, se proprio dobbiamo produrne uno che è prevalentemente medicinale, trasformiamolo in elisir grazie alle erbe tropicali che noi stessi coltiviamo," precisa Macaulay. "Grazie all'idromele medicinale puoi sentirti brillo e meglio, in salute, allo stesso tempo."

Idromele fatto e finito.

L'idromele, per noi apprendisti, è troppo delizioso e allettante per fermarci ai piccoli sorsi consigliati. Parte del motivo per cui siamo qui a produrne è che gli stagisti precedenti si sono scolati svariati barattoli. Ma è comprensibile, oltre a essere ottimo è anche l'unico alcolico disponibile qui nel mezzo della giungla, e ispira momenti danzerecci e di canto a caso, soprattutto quando c'è poco da fare, internet prende quasi nulla e la sera piove.

Poche cose al mondo sono meglio di una serata passata a osservare un tetto di stelle mentre si sorseggia dell'idromele, che rende magico ancora di più una zona del mondo che, di per sé, già lo è.

Segui MUNCHIES su Facebook e Instagram

Vuoi restare sempre aggiornato sulle cose più belle pubblicate da MUNCHIES e gli altri canali di VICE? Iscriviti alla nostra newsletter settimanale.


Quest'articolo è originariamente apparso su Munchies US.