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Cibo

La corrente dell'anti-foodporn su Instagram

Una raccolta dei migliori profili di cibo brutto per sentirsi in pace con se stessi e il proprio piatto
Collage con foto Pranzo_Mensa, Ugly Vegan, Ricette_golose_per_tutti_, Schiscette brutte via Instagram

“Aspetta a mangiarlo, che voglio fare una foto da mettere su Instagram!” ha detto un giorno mio padre mentre mi serviva una porzione di risotto alle ortiche cucinato da lui; in quel momento come una doccia fredda ho realizzato: innanzitutto che i cinquantenni si stanno spostando in massa su Instagram (paura, non popolavano solo gli abissi di Facebook?) e che questa cosa del fotografare il cibo ci sta un po’ sfuggendo di mano, o forse ci è già sfuggita (da un po’).

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È diventato oramai un rito fotografare il cibo prima di consumarlo, che sia bello o brutto, che tu sia al ristorante, a casa o in ufficio, siamo passati dall’epoca del “momento preghiera prima di mangiare” a quello del “momento foto al cibo”.
Le foto di cibo bellissimo, m’ipnotizzano sempre quando scorro il feed di Instagram, quelle che si etichettano come foto di #foodporn, formaggio filante, cioccolato a profusione e generose dosi di grassi saturi. Il termine foodporn pare abbia delle radici non molto recenti, sembrerebbe essere stato coniato da Rosalind Coward, in un libro femminista del 1984 dal titolo “Female Desire” e qualcuno di recente ha fornito una spiegazione psicologica a riguardo, legata alla pornografia e al desiderio.

Ma se siamo attratti dal bello allo stesso modo proviamo un fascino perverso nel guardare foto di cibo brutto, o meglio di cibo reale, che tutti i giorni ci portiamo a lavoro o che dopo una nottata cuciniamo con gli amici. Cibo poco fotogenico, ma che crea in noi una sorta di empatia, niente più foodporn da copertina, patinato e costruito, autentica controcultura del bello, che potrebbe essere paragonata al fenomeno del brutto nella moda, un modo dunque di distinguersi tra la massa.

Qui di seguito una rassegna ai migliori profili Instagram di un-porn food, per alzare l'autostima o per sentirsi meno soli.

Il profilo che più di tutti riceve consensi, e che può essere considerato come il padre della corrente, è sicuramente quello di Cookingforbae, dove l'elemento più ricorrente sono fette di formaggio che si squagliano sopra a ogni tipo di cibo.

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Come dicevamo, il pranzo in ufficio è la celebrazione più autentica del cibo brutto, sarà perché lo comprimiamo in una scatoletta, sarà perché spesso lo schiaffiamo dentro il contenitore appena cinque minuti prima di uscire di casa; da seguire assolutamente l’account schiscettebrutte, una raccolta dei pranzi meno fotogenici di sempre.

Se invece siete più fortunati, e i vostri pranzi sono gentilmente offerti dalla mensa aziendale, ecco un account appena nato di piatti brutti della mensa, non può mancare la pasta scotta e la cotoletta rinsecchita, grandi classici della ristorazione di massa.

C’è poi chi, come mio padre e questa amabile signora, è convinto di fare scatti bellissimi, un po’ come noi quando siamo in preda ad una voragine di fame, e tutti i piatti ci appaiono bellissimi, e invece…

Su Instagram dilaga la tendenza del #foodporn anche in versione vegana: smoothie di colori brillanti, straripanti bowl, fiori edibili, foglie di cavolo croccanti…Eppure anche i vegani mangiano brutto, ne è un esempio il profilo inglese uglyvegan.

C'è poi chi semplicemente aggiorna regolarmente i propri profili, come fossero un diario personale, con foto di piatti orrendi di tutti i giorni. Già dal nome dichiarano l'intento di smuovere a compassione la comunità: cibobrutto_fuorifuoco e unfoodblog.

Ecco, alla fine di questo articolo la fame vi sarà di sicuro passata, ma sarete felici di non essere gli unici a preparare piatti non fotogenici, spero anche di aver infuso in voi un po' di coraggio nel postare foto di cibo brutto, ma vero, e smetterla una volta per tutte con il food shaming.

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