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Cibo

Il quartiere Prati a Roma è uno dei luoghi in cui si mangia meglio al mondo, e non capisco perché

Secondo TripAdvisor Roma, e in particolare il quartiere di Prati, è il miglior posto dove mangiare. Ma vi assicuro che a Prati a parte gli avvocati e i notai non c'è nulla.
Andrea Strafile
Rome, IT
Foto di Alessio Damato via Wikipedia

Non sapevo se ridere o se mi stesse per venire un infarto. A quanto pare è una di quelle decine di momenti in cui TripAdvisor tira le somme per qualcosa.

Una volta è la città più visitata, un’altra quella con più hotel, un’altra ancora quella con più massaggiatrici thailandesi. Ma stavolta, per la prima volta, ha applicato un algoritmo sulle recensioni del cibo nel mondo.

Quindi è uscita fuori un’interessante classifica che ordina non solo le città in cui si mangia meglio al mondo, ma seleziona anche le zone migliori e ne fornisce un itinerario gastronomico.

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Non starò a parlare delle altre due, quello che mi ha colpito davvero, vivendo nella Capitale, era il quartiere più frequentato dai turisti mangerecci. A quanto pare dove ti giri, qui, caschi bene.

Se lo dite voi.

Per qualche strana ragione, quindi, tra i più incredibili itinerari mangerecci, compare il quartiere più noioso e morto che ci sia in tutta Roma: Prati.

Per farvi capire, Prati è quella zona attaccata a San Pietro fatta di grandi viali e imponenti palazzi dell’800. Un posto in cui sai già che per arrivare da un punto a un altro impiegherai decine di minuti e ti sfileranno davanti agli occhi migliaia di citofoni di studi d’avvocati e notai. Credo sia il ghetto della gente di legge. Raramente ci abita qualcuno per davvero da quelle parti, figurarsi se ci sono poi posti dove si mangia da Dio.

O meglio, ci sono. Ma si contano su una mano sola: Ercoli, Bonci, Carrè Francaise, Osteria di Birra del Borgo e, per chi proprio conosce bene la zona, Sogno Autarchico.

Perciò mi sono chiesto, prima di continuare a leggere i commenti che motivano una scelta tanto superficiale: perché?

E l’unica risposta che ho saputo darmi è stata: perché i turisti alloggiano tutti da quelle parti. Altrimenti non si spiega. Se guardi il Cupolone e vai a destra c’è Prati, se guardi a sinistra c’è un borghetto che sbuca sul lungotevere. Per me sarebbe normale andare verso il borghetto, ma bisogna anche capire, turisti cari, se abbiate o meno il senso della normalità.

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I commenti sono un po' tutti uguali; il sample è quello di Derry, dal New Hampshire, che dice come grazie a Jess la loro guida “abbiamo amato l’esperienza fatta con cibo e vino nel quartiere Prato (LOL). Eravamo un gruppo fantastico!”

Screengrab via TripAdvisor

O Angela, dal Texas, che dice invece “Abbiamo girato per un mese l’Italia con mio marito, ma non c’è stato niente di meglio che il tour con Jessenia, che ama la sua terra e il suo cibo”.

Screengrab via TripAdvisor

Jessenia? Della sua terra?

E a scorrere i commenti sono davvero tutti uguali: cibo e vino buonissimi, Prati è un posto incantevole e la guida era davvero appassionata del suo territorio. Da pagina 1 a pagina 15 si susseguono i nomi di Raluca, Josh, Jess e Jessenia.

E allora capisco un’altra cosa, che rimette in sesto quella convinzione assolutamente fondata che TripAdvisor, nonostante gli algoritmi complessissimi, non sia ancora pronto a divulgare classifiche di nessun tipo. Non è che il quartiere è sbagliato, è che la media è fatta su migliaia di commenti di turisti che in maniera pigra si affidano a determinati tour guidati.

E un po' sento che il mondo si raddrizza.

E un po' non posso credere che viviamo in un mondo dove l’hype lo creano gruppi di turisti pigri e dai berretti sudati.

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