FYI.

This story is over 5 years old.

Cibo

Stanno sviluppando una pillola che ti farà passare l'hangover

Un trattamento ha ridotto i livelli di alcol nel sangue di circa la metà in sole quattro ore.
Richard Theis via Getty Image 

"La civiltà è nata con la distillazione", ha detto William Faulkner, scrittore e bevitore. Anche se la nostra sete di alcol risale all'età della pietra, nessuno ha trovato un buon modo per affrontare l'hangover.

Come professore di ingegneria chimica e appassionato di vino, sentivo di aver bisogno di trovare una soluzione. Per quanto frivolo possa sembrare questo progetto, ha delle serie implicazioni. Tra l'8 e il 10% delle visite in pronto soccorso in America sono dovute a intossicazione acuta da alcol, ed è anche il principale fattore di rischio per decessi prematuri e invalidità tra le persone di età compresa tra i 15 e i 49 anni. Il suo abuso causa gravi problemi di salute, tra cui il cancro cardiovascolare e al fegato. Nonostante questi dati ci facciano riflettere, gli attuali trattamenti per abbattere il sovradosaggio di alcol dipendono in gran parte dagli enzimi del nostro corpo.

Pubblicità

Ho deciso di progettare un antidoto che potesse aiutare le persone a gustarsi vino, cocktail o birra senza hangover, e allo stesso tempo creare una terapia salvavita per curare l'intossicazione e le vittime di overdose al pronto soccorso. Ho scelto di creare capsule con al loro interno enzimi naturali, che solitamente sono presenti nelle cellule del fegato, per aiutare il corpo a ripulirsi dall’alcol più velocemente.

Insieme al professor Cheng Ji, un esperto di malattie del fegato della Keck School of Medicine all'University of Southern California, e il mio dottorando Duo Xu, abbiamo sviluppato un antidoto e lo abbiamo testato nei topi.

Ispirato dal processo di smaltimento dell'alcol che ha il nostro corpo, abbiamo scelto tre enzimi naturali che convertono l'alcol in molecole innocue che poi vengono espulse. Potrebbe sembrare semplice, perché questi enzimi erano già noti, ma la parte difficile era trovare un modo sicuro ed efficace per farli ricevere al fegato.

Per proteggere gli enzimi, abbiamo avvolto ciascuno di essi in un guscio, usando un materiale che la US Food and Drug Administration aveva già approvato per le pillole. Abbiamo quindi iniettato queste nano-capsule nelle vene dei topi ubriachi dove sono sfrecciate attraverso il sistema circolatorio, arrivando infine al fegato dove sono entrate nelle cellule e sono servite da mini-reattori per digerire l'alcol.

Abbiamo dimostrato che nei topi ubriachi (che si addormentano molto più velocemente degli umani ubriachi) il trattamento ha ridotto il livello di alcol nel sangue del 45% in sole quattro ore rispetto ai topi che non ricevuto nessun trattamento. Nel frattempo, la concentrazione ematica di acetaldeide - un composto altamente tossico che è cancerogeno, che provoca mal di testa e vomito, fa arrossire le persone dopo aver bevuto, e viene prodotto durante il normale metabolismo dell'alcol - è rimasto estremamente basso. Gli animali che avevo ricevuto il farmaco si svegliarono dal loro sonno indotto dall'alcol più veloce delle loro controparti non trattate- qualcosa che tutti gli studenti universitari apprezzerebbero.

Pubblicità

La capacità di smaltire rapidamente l'alcol e in modo efficace dovrebbe aiutare i pazienti a svegliarsi prima e prevenire l’avvelenamento da esso. Dovrebbe anche proteggere il loro fegato da stress e danni associati al consumo di alcolici.

Al momento stiamo completando i test per garantire che le nostre nano-capsule siano sicure e non attivino effetti collaterali inattesi o pericolosi. Se i nostri trattamenti si rivelassero efficaci negli animali, potremmo iniziare le sperimentazioni negli uomini già tra un anno.

Questo tipo di antidoto non impedirà alle persone di diventare ubriachi quando consumano alcol, ma potrebbe aiutarle a recuperare più velocemente. Nel frattempo, ricordiamoci di bere responsabilmente e mi auguro lo faccia anche tu.

Yunfeng Lu è un professore di Ingegneria chimica e biomolecolare della University of California, a Los Angeles. Questo articolo è apparso su The Conversation. Leggi l'articolo intero qui.

Questo articolo è apparso originariamente su Munchies US.

Segui MUNCHIES su Facebook e Instagram.

Vuoi restare sempre aggiornato sulle cose più belle pubblicate da MUNCHIES e gli altri canali? Iscriviti alla nostra newsletter settimanale