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Cibo

Adesso l'assistente virtuale di Amazon può controllare quanto alcol vi scolate

Riuscirete a sopportare la verità?
Foto via Flickr /Ken M Erney

Alexa, l’assistente personale virtuale che vive dentro il vostro Amazon Echo, accresce sempre le sue abilità. Si può connettere al Domino’s Pizza più vicino a te, prenotarti un Uber, e più in generale aiutarti a fare tutto senza uscire di casa e interagire con altri esseri umani. Adesso, grazie agli sforzi di un’organizzazione per la ricerca sul cancro, può monitorare tutto l’alcol che ti scoli.

I possessori di un Echo potranno infatti installare l’app My Alcohol Tracker, fissare un obiettivo settimanale e chiedere ad Alexa di aiutarli a mantenerlo (tenete conto che il tracker in questione è stato creato da ricercatori inglesi, quindi le unità di misura dell’alcol sono le stesse del libro di Bridget Jones).

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Un’unità di alcol è tradotta in 10 millilitri di alcol puro, quindi una pinta di birra equivale a due unità mentre un calice di vino è 3,5 unità. Se decidete di versare una bottiglia intera addosso ad Alexa perché non la sopportate più con questa storia dell’alcol, sappiate che la considererà come 10 unità e che no, non vi lascerà state. Il livello settimanale di unità d’alcol raccomandate, comunque, è 14 (o meno, se riuscite).

Ecco cosa succederà. Voi saluterete Alexa concedendovi un generoso sorso d’alcol. “Chiedi al mio alcol tracker di aggiungere 4 unità al totale,” e lei lo farà. Alla fine della settimana Alexa vi dirà quanto danno abbiate arrecato al vostro corpo, fornendovi inoltre dei consigli su come smettere di bere (“Alexa, ciao, scusa aggiungi alla mia lista delle cose da fare anche il ‘DIRE AD ALEXA DI FARSI I FATTI SUOI'”).

My Alcohol Tracker è stato progettato dalla Cancer Research UK soprattutto per ricordarci che il consumo di alcol può aumentare lo sviluppo di 7 tipi diversi di tumori, inclusi quelli al seno, alla bocca e al colon. “Noi come organizzazione benefica riconosciamo il ruolo importantissimo che la tecnologia svolge e svolgerà nella lotta al cancro,” ha dichiarato Michael Docherty, direttore dell’area digitale della Cancer Research UK. “L’Alcohol Tracker usa un sistema di riconoscimento vocale per permettere alle persone di avere un’idea più chiara circa il loro consumo d’alcol, e fornisce inoltre preziosi consigli su come ridurne l’assunzione.”

Tuttavia, potreste scoprire che la motivazione più efficace per smettere di bere così tanto alcol non siano i segnali luminosi di Alexa che vi illustrano quali parti del corpo siano più soggette a sviluppare un cancro o meno, bensì le calorie acquistate bicchiere dopo bicchiere durante tutta la settimana. Il tracker vi convertirà l’equivalente di queste calorie in ciambelle.

Alexa, io ti avviso, se inizi a monitorare quanti cornetti mi mangio la settimana, allora sappi che potrai chiamare il tuo Uber per farti scaricare al bidone della pattumiera più vicino.