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Cibo

Forza Nuova minaccia il ristorante che ha licenziato il cameriere responsabile dello scontrino omofobo a Roma

In Italia accade anche questo: un cameriere, pensando di fare il simpatico, insulta una coppia gay sullo scontrino. Il cameriere viene giustamente licenziato, e Forza Nuova lo difende minacciando il ristorante.
Andrea Strafile
Rome, IT
Foto Screengrab via Repubblica

Certe volte mi fermo e penso se siamo davvero nel 2018 o in una realtà parallela dove qualcosa è andato storto. Ma storto di brutto.

In una locanda di Roma a San Giovanni - Locanda Rigatoni - lo scorso giovedì, è successa quella che possiamo definire una bravata gratuita da imbecilli. Una coppia di ragazzi gay, che si erano appena goduti la cena, al momento di pagare si sono resi conto che sulla loro comanda c’era scritto “froci”.

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Uno dei due aveva chiesto la carbonara senza pecorino e il cameriere di turno ha pensato bene di scrivere “NO PECORINO” per avvisare la cucina e subito sotto “SI FROCI” per il proprio, presumo, piacere personale. Solo che il suddetto cameriere non doveva essere proprio un’aquila, perché al momento del conto ai ragazzi è stato portato uno scontrino con le scritte in bella vista.

Al che, giustamente, i due si sono incazzati e si sono sentiti terribilmente offesi. Battibecco, lite, fino allo storno dello scontrino da parte della proprietaria che è vero, non ha fatto pagare nulla, ma non ha nemmeno chiesto scusa.

“Guarda, nessuno sta ridendo. Non sono mai stato trattato in questo modo in vita mia”, ha fatto notare al cameriere uno dei ragazzi, come riportato da La Repubblica di Roma.

Siccome di episodi simili ce ne sono - all’estero sono molto comuni - la cosa in sé potrebbe non suscitare troppo scalpore. E invece i due ragazzi hanno deciso di alzarlo eccome, il polverone, chiamando il Gay Center per essere supportati in qualcosa che non può, non deve passare in sordina.

Fabrizio Marrazzo, portavoce del servizio, ha riferito che “I ragazzi hanno fatto notare al cameriere che tale scritta non era affatto divertente. Ma il cameriere ha detto che sarebbe stato un errore del computer continuando a prenderli in giro”.

Ecco, pensare a un computer che da solo, per noia, si mette a insultare dei clienti seduti al tavolo scrivendo froci su uno scontrino non solo mi fa pensare con rammarico che sappiamo essere veramente formidabili con delle scuse, ma che ancora una volta la stupidità umana è gigantesca.

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La vicenda è proseguita la mattina dopo, quando i titolari hanno fatto sapere che si discostano dal comportamento del loro cameriere e come questi, sia stato effettivamente licenziato in tronco. Da qui ne parte uno scenario surreale di poche ore fa che vede coinvolta la Locanda Rigatoni e alcuni esponenti di Forza Nuova.

Screengrab via Repubblica

Dopo aver saputo del licenziamento del cameriere, un manipolo di ragazzi del partito nazionalista ha cominciato a intasare il telefono della locanda e a deturparla con striscioni per prendere le difese di quel ragazzo a loro tanto caro. “Licenziato dalla vostra omofollia, si è letto sullo striscione affisso prima che venisse rimosso.

Ho provato a contattare il Gay Center, ma non erano orari di servizio. Ho provato a contattare i proprietari della locanda, ma il telefono era occupato, forse a causa delle chiamate dei ragazzi di Forza Nuova che insultavano i gestori dopo il provvedimento. Poi quando mi hanno risposto mi hanno detto di farmi gli affari miei.

Io gli affari miei però non me li faccio, ci rifletto e non trovo spiegazioni.

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