al cortile ristorante milano
Foto di Al Cortile via Facebook

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Cibo

Questo pop-up restaurant è un buon esempio di come dovrebbe cambiare la ristorazione a Milano

Al Cortile è un pop-up restaurant vicino i Navigli, che ospita uno chef diverso ogni mese. Il primo nome? Mauricio Zillo.
Roberta Abate
Milan, IT

Forse voi, che non siete immersi tutto il giorno nell'editoria gastronomica come me, non ve ne accorgete, ma i magazine di settore pubblicano, almeno una volta al mese, una nutrita lista con i nuovi ristoranti in apertura a Milano. Ecco generalmente di "nuovo" c'è ben poco: troverete bene o male gli stessi franchising, che inaugurano semplicemente l’ennesimo punto vendita, e le medesime tipologie di posti - locali di street food, pizzerie napoletane e ristoranti che si definiscono impropriamente bistrot.

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Insomma è vero che aprono tanti nuovi posti a Milano, ma è altrettanto vero che non aprono sempre cose "nuove" (tolti i miei amati locali orientali nella zona nord-est della città). Credo che il punto non sia quindi quanti ristoranti inaugurano, ma quante volte si ha realmente la possibilità di mangiare qualcosa di diverso dal solito, grazie a chef che hanno cose interessanti - e buone - da dire. Per questo ho sempre trovato incredibile l’idea dei pop-up restaurant, ovvero ristoranti che aprono o per un periodo di tempo limitato oppure, ancora meglio, che ospitano per qualche settimana chef diversi.

A Milano punta su quest'ultimo modello Al Cortile, il ristorante all’interno della Milano Food District nei cortili di via Col di Lana 8, dove sorgono sotto la stessa direzione la Food Genius Academy - polo didattico con corsi professionali di cucina, pasticceria e comunicazione gastronomica - e Chef Around The World, un'agenzia che seleziona chef e talenti, e li mette in contatto con aziende.

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A sinistra Palamita cruda, sedano bianco, chinotto di Savona e mandorla. Foto di Al Cortile via Facebook

Al Cortile nasce nel 2015 come ristorante dove gli alunni più promettenti della Food Genius Academy potevano lavorare e completare il loro percorso, entrando in brigata e facendo esperienza. Quest’anno Al Cortile sceglie ufficialmente la strada più "pericolosa", ma più interessante, del pop-up restaurant, ospitando chef diversi ogni mese/due settimane. Il tratto comune degli chef selezionati è quello di essere un po’ fuori dagli schemi dell’alta cucina: sostanza nei piatti, negli accostamenti, non solo in impiattamenti raffinati.

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La stagione si è aperta con Mauricio Zillo, che fino al 14 novembre sarà padrone di casa e studierà ogni settimana un menu diverso per il pubblico milanese. Mauricio è uno chef di origini italo-brasiliane, diventato celebre a Milano per la sua cucina al Rebelot, e poi per il suo bistrot A Mere a Parigi. Adesso torna a Milano, dopo aver concluso la sua esperienza francese, e ci regala per un mese la sua cucina istintiva fatta di piatti come la freschissima Palamita cruda, sedano bianco, chinotto di Savona e mandorla di Toritto o la Ricciola, Fagioli di Controne, cicorietta selvatica e dashi di peperone dove fare la scarpetta è un must.

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Ricciola, fagioli di Controne, cicorietta selvatica e dashi di peperone

Il menu degustazione composto da 4 piatti più dolce costa 50 euro (se volete il percorso vino in abbinamento si aggiungono 30 euro).

Con Mauricio si fa un viaggio italo-franco-brasiliano molto intenso, che vi consiglio caldamente, il prossimo mese, sempre ad Al Cortile, altro chef e altro biglietto Ryan Air risparmiato.

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