10 domande che hai sempre voluto fare a un addetto alla sicurezza ai festival
Herman van Horsen. Foto di Raymond van Mil.

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10 domande che hai sempre voluto fare a un addetto alla sicurezza ai festival

"Mi hanno puntato addosso una pistola, un’ascia e mi hanno spaccato un boccale di birra in testa—due volte."

La prossima volta che ti troverai a un festival, disteso in una tenda picchettata male, preoccupato solo di non farla cadere con i movimenti del tuo corpo ubriaco, pensa per un attimo a coloro che rimangono sobri per la tua sicurezza. A volte ti sembra che siano lì per rovinarti il divertimento, ma è ovvio che gli addetti alla sicurezza svolgono un lavoro prezioso, ed evitano che si creino situazioni spiacevoli.

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Herman van Horsen è olandese e da 35 anni lavora come addetto alla sicurezza nei locali e ai festival. L'ho contattato per capire cosa significa avere a che fare con persone che a volte fanno di tutto per farsi male e far male agli altri, e come impedire che accada.

VICE: Come sei diventato un addetto alla sicurezza?
Herman van Horsen: Dopo le superiori ho iniziato ad andare in palestra, e in poco tempo sono diventato forte e muscoloso. In quel periodo, se eri massiccio, era inevitabile che qualcuno ti chiedesse di diventare un buttafuori. All'inizio degli anni Ottanta c'erano alcuni buttafuori molto potenti che costringevano la clientela a lasciare una mancia, altrimenti non li avrebbero fatti uscire dal locale. Solo in seguito tutto è stato regolamentato e ho dovuto richiedere una licenza per continuare a lavorare.

Ricevi molte attenzioni da parte di potenziali partner?
Succede, sì. Molti addetti alla sicurezza sono ben piantati, e questo spesso risulta attraente per le donne. Quando ero più giovane, ai festival ricevevo richieste esplicite di essere perquisite. Anche ora mi sorprende il fatto che molte ragazze di vent'anni flirtino con me. Sono uscito con ragazze conosciute mentre lavoravo, ma sono sempre stato molto cauto e selettivo. Non voglio problemi sul lavoro.

Quali sono le cose più strane che hai trovato addosso alle persone durante le perquisizioni?
Una volta ho trovato un serpente, per fortuna non molto grande e, credo, non velenoso. Il proprietario ha dovuto riportarlo a casa per poter entrare al festival. Spesso, soprattutto in passato, la gente si portava dietro enormi pettini afro che potevano essere usati come armi. Ma oltre a quello, spesso si tratta più semplicemente di coltelli e pistole. Ed è sempre strano vedere la gente trascinarsi dietro delle valigie enormi per un giorno di festival, come se andassero in vacanza per tre settimane.

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Qual è la cosa più schifosa che hai visto a un festival?
A un festival a Ruigoord, un paesino nei pressi di Amsterdam, ho visto una persona fare la cacca nel bel mezzo dell'area concerti. Ho visto anche gente masturbarsi davanti a tutti o bere dallo stesso bicchiere in cui poco prima avevano vomitato. Gli esseri umani sanno essere davvero disgustosi.

E la più terribile?
Credo che la cosa più terribile sia quando qualcuno mette il GHB nel bicchiere di persone ignare, per derubarle o stuprarle. Una volta cacciai un tipo a calci per aver aggiunto del GHB al cocktail di una ragazza. Quando li ho trovati erano in tenda, lei era immobile e lui era sopra di lei. Non lo dimenticherò mai, è stato agghiacciante.

Ti senti mai in pericolo quando lavori?
Mi hanno puntato addosso una pistola, un’ascia e mi hanno spaccato un boccale di birra in testa—due volte. Non sono mai rimasto seriamente ferito, per fortuna. Ma in entrambi i casi, il vetro del boccale mi è finito proprio accanto all'occhio. Le volte in cui sono stato minacciato con un'arma non ho mai avuto paura e ho affrontato l'aggressore. Questo li confondeva al punto che non sapevano più come comportarsi. Faccio questo lavoro da 35 anni, ma queste situazioni estreme accadono molto raramente.


Abbiamo chiesto di rispondere alle nostre domande anche a un buttafuori a Milano:


Ti senti mai in colpa quando devi denunciare qualcuno per possesso di droga?
A volte sì. Quando l’organizzazione per cui sto lavorando ha una politica antidroga molto severa, devo attenermi ai loro ordini. Per me, io non sarei così severo con chi detiene una piccola quantità per uso personale. E quando mi capita di vedere ragazzi giovani completamente sballati, credo meritino compassione, invece che una punizione.

Qual è il posto più originale dove hai scoperto della droga nascosta?
Mi fa ridere quando la gente si nasconde le buste nei capelli. È vero, non si vedono, ma a volte non sono bloccate bene e cadono.

Cosa pensi del fatto che, nonostante le misure di sicurezza, molta gente ai festival riesca a introdurre illegalmente della droga?
Be', molti organizzatori sanno che la maggior parte della gente che va ai festival è lì per bere e drogarsi, e ne approfittano a loro volta. Io credo che bisognerebbe rendere legale portare con sé una certa quantità di droga, purché si permetta alle persone di analizzare le sostanze dentro il festival. Non puoi evitare il consumo di droga, perciò il vero problema sono le sostanze con cui viene tagliata. Ho avuto brutte esperienze con persone che avevano mischiato alcol con coca o ketamina ed erano diventate molto aggressive. Ma naturalmente anche un ubriaco lo può diventare.

Per quanto tempo ancora continuerai a fare questo lavoro?
La maggior parte degli addetti alla sicurezza smette più o meno alla mia età, ma io vorrei andare avanti ancora per uno, due o tre anni. Continuo ad allenarmi cinque volte a settimana e in palestra mi fanno tutti i complimenti per la mia forza, soprattutto persone più giovani di me. Ovviamente devo riuscire a mantenere anche una certa autorevolezza ed essere capace di intervenire se qualcuno diventa aggressivo o fastidioso. Realisticamente parlando, diventa sempre più difficile man mano che l’età avanza, quindi so che a un certo punto dovrò andare in pensione.

Questo articolo fa parte della Guida di VICE ai festival.