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Perché sembra che tutto internet sia dalla parte di Johnny Depp?

I commenti ai video del processo per diffamazione tra Johnny Depp e Amber Heard sembrano aver già stabilito un verdetto unanime.
processo Johnny Depp vs Amber Heard
Johnny Depp sul banco dei testimoni durante il processo per diffamazione in cui è coinvolto, alla Fairfax County Circuit Courthouse di Fairfax, in Virginia, il 19 aprile 2022. (Foto: JIM WATSON / POOL / AFP via Getty Images) 

L’11 aprile 2022 è iniziato il processo in Virginia per diffamazione che coinvolge l’attore Johnny Depp e l’attrice Amber Heard, che sono stati sposati tra il 2015 e il 2016. Durante il contraddittorio di Depp in tribunale, l’avvocato che portava avanti l’interrogatorio ha letto l’ennesimo messaggio mandato dall’attore a una terza persona, in cui parlava di Heard. “Spero che il cadavere di quella stronza si stia decomponendo nel bagagliaio di una honda civic di merda,” recita il messaggio.

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I commenti su YouTube (dove il processo va in onda integralmente in diretta) hanno invaso rapidamente la chat. Il pubblico rideva. “LOL Honda Civic,” scriveva qualcuno.

La maggior parte dei commenti online sono a favore di Johnny Depp—le frasi “giustizia per Johnny Depp” e “Johnny libero” si ripetono all’infinito—o, se non altro, chiaramente contro Amber Heard.

Le due figure del mondo del cinema sono in causa perché Depp ha denunciato per diffamazione Heard per 50 milioni di dollari, in risposta a un editoriale pubblicato sul Washington Post nel 2018 in cui Heard parlava delle sue esperienze di violenza domestica. Benché Heard non abbia fatto il nome di Depp nell’articolo, i legali di Depp sostengono che alludesse proprio a lui e che ciò sia costato la carriera all’attore. Heard ha successivamente presentato domanda di ricorso per 100 milioni di dollari in danni, e la giuria si esprimerà anche a questo proposito. Entrambe le persone negano le accuse di abuso.

Il caso durerà probabilmente sei settimane in totale e un verdetto è ancora lontano. Ma molte persone tra quelle che lo stanno seguendo hanno appunto decretato che Depp è la vera vittima. “Voglio abbracciarlo e dirgli che andrà tutto bene,” recita la caption di un video di TikTok. Per Farrah Khan, attivista per la giustizia di genere, si tratta di una situazione che compromette la comprensione di come si evolve davvero un abuso. Inoltre, spiega Khan a VICE News, potrebbe potenzialmente spingere le vittime e le persone sopravvissute ad abusi a tacere per paura di ripercussioni simili a quelle che Heard sta subendo ora.

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I commenti sul livestream del processo si riferiscono a Heard come a un “mostro” e una “Karen.” Gli spettatori, molti anonimi, accusano l’attrice di essere “manipolatrice, calcolatrice e probabilmente una truffatrice,” e di “piangere per finta” nell’aula di tribunale, e avere l’aria “spocchiosa.” Altre persone prendono in giro i suoi capelli e abiti e la chiamano “bipolare.”

Su Twitter, Instagram e TikTok, meme e hashtag la chiamano “bugiarda,” “arrampicatrice sociale,” e “Amber Turd” [“turd” in inglese significa “stronzo” nel senso materiale del termine, NdT].

“Avrebbe potuto ucciderti, ne aveva tutti i diritti,” dice un TikTok virale.

In un email dall’oggetto “Amber Turd” inviata alla tip-line di VICE News, una persona definisce Heard una “stronza fuori di testa” e dice “Dato che ha una vagina e Depp ha il cazzo, la donna deve avere per forza ragione. bElIEvE aLl wOmEN!” 

“Dobbiamo parlare del fatto che le persone ci mettono meno a dire che lei è una bugiarda e lui una vittima, di quanto ci mettano a credere a una donna,” dice Khan. “La gente sta godendo della sua disfatta.”

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Anche il brand di makeup Milani si è unito al coro dopo che l’avvocata di Heard ha detto che l’attrice usava il correttore di Milani per coprire i presunti lividi causati da Depp. In un video su TikTok visualizzato circa cinque milioni di volte, l’azienda mostra che il prodotto in questione è stato lanciato nel 2017—un anno dopo il divorzio tra Depp e Heard.

“Non ho mai visto [un’azienda di cosmetici] parlare di violenza domestica, né tantomeno farlo in questo modo,” dice Khan. “La prima volta che succede, è in difesa di un uomo molto potente, più anziano e dalla carriera avviata.”

Heard aveva meno di 30 anni quando ha incontrato Depp, un uomo molto più grande di lei e di maggiore successo a Hollywood. Ma lo squilibrio intrinseco di potere tra di loro non ha avuto altrettanta risonanza: i fan di Depp hanno sottolineato come anche gli uomini possano essere vittima di abusi, benché nessuna delle figure esperte preoccupate dalle reazioni di odio sui social verso Heard abbia mai negato il fatto.

“Il punto non è negare che un uomo possa subire danni, e sono emersi elementi in questo caso da cui è chiaro che [Heard] abbia fatto cose che non sono accettabili in una relazione,” chiarisce Khan. “È interessante però che in questa conversazione ci sia una rimozione totale delle altri parti in esame… Perché bisogna essere per forza schierati, pro-Johnny Depp o pro-Amber Heard?”

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Un processo precedente, tenutosi in Inghilterra, aveva già concluso che Depp avesse probabilmente aggredito Heard. In quel caso Depp aveva fatto causa a News Group Newspapers e al redattore del Sun, Dan Wootton, per diffamazione, perché la rivista aveva definito Depp come un “picchiatore di mogli.” Depp ha perso la causa nel 2020 dopo che un tribunale inglese ha decretato che le parole del giornale scandalistico erano “sostanzialmente vere.” All’epoca, Depp e Herd hanno accusato l’un l’altra di aver orchestrato sofisticate campagne di relazioni pubbliche, e Heard ha accusato Depp di usare bot e account social media insidiosi per calunniarla.

Sempre nel 2020, l’avvocato Mark Stephens, opinionista che ha parlato con il Guardian, ha detto di aver ricevuto una montagna di “messaggi arrabbiati” dopo aver semplicemente fatto riferimento alla “natura sordida del caso.”

“Ho visto tanti processi di alto profilo, ma mai una reazione come questa,” ha detto Stephens al Guardian. “Ci sono così tanti interessi coinvolti, dalla parte di Depp, che la propaganda online sembra unilaterale.”

Di certo sembra che ci siano due pesi e due misure, per cui Depp ottiene un lasciapassare dopo tutti i messaggi minacciosi emersi in tribunale—come “Mi scoperò il suo cadavere carbonizzato per assicurarmi che sia morta davvero,” per esempio.

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Le corrispondenze passate di Depp con Heard, la famiglia di lei e i suoi stessi amici rivelano inoltre una persona alle prese con diverse dipendenze, che ha riconosciuto come l’abuso di sostanze abbia avuto un impatto sulle sue relazioni, provocandogli un senso di rimorso.

“Vedo un sacco di ‘lui è un artista, è eccentrico, aveva un problema con l’alcol e la droga,” dice Khan. “Lasciamo spazio alle persone che hanno subito traumi e che usano sostanze per sopportarli… eppure per quanto riguarda Heard, è una ‘puttana’, e tutte le cose peggiori del mondo. Questa è la ragione per cui tante persone non denunciano gli abusi subiti.”

Stando a Khan, l’opinione pubblica esige troppo spesso che chi sopravvive a un abuso sia la “vittima perfetta,” uno stampino a cui Heard non corrisponde.

“Abbiamo questa idea che le vittime non reagiscano mai,” dice Khan. “Subiscono i colpi e non fanno niente in risposta… Devi aver documentato ogni danno, ma non in un modo che faccia pensare che avevi intenzione di ingannare qualcuno. Devi subire gli attacchi e non reagire—ma proteggerti abbastanza da poter fare una denuncia.”

La “vittima ideale” tende anche a essere una donna bianca, cisgender, eterosessuale che è stata solo col proprio marito,” aggiunge Khan. “Una moglie devota.”

Stando a Khan, la bisessualità di Heard è stata trasformata in un’arma a doppio taglio più di una volta. La star è stata accusata di infedeltà e promiscuità durante tutto il matrimonio con Depp.

Il problema con tanta della narrazione online di ciò che sta succedendo, è che non riesce a cogliere le sfumature e potrebbe avere conseguenze su vite reali. L’abuso domestico ha esiti anche gravissimi, mentre le posizioni polarizzate online stanno offrendo terreno fertile a gruppi che sostengono, in generale, che le donne si fingano vittime per secondi fini—ignorando deliberatamente le statistiche su violenze e denunce