La pasticciera delle torte più carine di Instagram riceve tantissime mail d'odio
Foto via Lokokitchen

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Cibo

La pasticciera delle torte più carine di Instagram riceve tantissime mail d'odio

35 post e 105.000 follower: abbiamo scambiato quattro chiacchiere con la pasticciera delle torte più #foodporn di Instagram.

Lauren Ko non è abituata alla notorietà. Si è trovata costretta a disattivare le notifiche sul telefono, perché la batteria si scaricava nel giro di pochi minuti. Difficilmente riesce a stare dietro a tutte le e-mail che sta ricevendo, e negli ultimi mesi sta cercando di smaltire uno a uno gli infiniti messaggi che le sono stati inviati.

Insomma, Ko sta avendo a che fare con quella che tranquillamente potremmo definire come la classica ondata di notorietà che ti può colpire (anche inaspettatamente), quando ami cucinare e curare impeccabilmente il tuo Instagram. Lokokitchen, questo il nome dell’account Instagram di Ko, è in attività dall’agosto dello scorso anno, e da allora non ha mai smesso di deliziarci con foto geometriche di torte e crostatine varie su sfondo monocromatico.

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Ogni dolce di Ko è a dir poco spettacolare, sia esso rifinito da intricati reticoli di pasta che lasciano a bocca aperta, o da bacche succulente e coloratissime. Ogni foto è, ovviamente, accompagnata da didascalie simpatiche e ironiche, piene di giochi di parole e battute.

Ko vive a Seattle con suo marito e al telefono, il mese scorso, si è descritta come “una persona normalissima, che lavora 8 ore al giorno, in un settore lontano da quello della gastronomia.” Effettivamente è impiegata come Executive Assistant al Seattle Colleges network, e realizza molte delle sue opere durante i weekend.

Le sue torte non sono in vendita, sebbene fra i molti messaggi ricevuti ci siano anche quelli di chi vorrebbe comprarle. Se è per questo, a Ko non interessa particolarmente diventare una pasticciera, e nemmeno la proprietaria di un negozio di dolci. Le basta continuare così, con le sue torte e il suo popolarissimo account Instagram. Io sono riuscito a scambiare quattro chiacchiere con lei prima di Natale, quando il suo seguito sul noto social network contava 100.000 “adepti.” Ad ora, mentre sto scrivendo queste righe, il numero è salito a 105.000. I post pubblicati, invece, sono solo 35.

MUNCHIES: Ciao Lauren! Quando hai iniziato a cucinare torte?
Lauren Ko:

La mia prima torta è uscita dal forno un annetto fa. Mi ero appena trasferita a Seattle ed ero disoccupata, con un sacco di tempo libero. Mi era capitato di trovare una bellissima foto di una torta su Pinterest, e quindi mi ero chiesta “wow, sono in grado pure io di fare una cosa simile?”. La risposta è il mio primissimo post sulla mia feed. Da lì ho iniziato a cucinare torte a intermittenza. Quella che avevo preparato in occasione della Festa del Ringraziamento del 2016 si era rivelata un totale disastro.

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Oh no, che peccato!

Già! Era poco cotta, orrenda e mortificante. Mi ero presa una pausa prima di dare nuovamente il via alle danze quest’estate, che poi è il periodo in cui a Seattle c’è più frutta e in generale più scelta. Stavo prendendo tutto sul serio? Non saprei, sinceramente. Mi piaceva cucinare, ma non è che le torte fossero il mio hobby assoluto. Ne preparavo una ogni tanto.

Alla fine ho deciso di creare un account apposito, staccato dal mio personale, per le foto delle torte. Era il 29 agosto. I miei primi follower erano amici e parenti, e io non avevo particolari aspettative sul futuro del mio account. Poi però, qualche mese dopo, è esploso.

Capito. Quindi, torniamo un attimo al punto di svolta. Quando hai capito che il tuo account stava decollando?

I primi due mesi di vita dell’account nemmeno li ricordo. Poi, lentamente, ho iniziato ad usare qualche hashtag. Le ricette non erano mie, quindi ho pensato di taggare chi le realizzava. Verso la fine di settembre o l’inizio d’ottobre, non ricordo esattamente, DesignMilk ha repostato una delle mie foto, “regalandomi” il primo botto di 10000 follower. Ero sbalordita, mi chiedevo come fosse possibile.

Da DesignMilk ad altri blog e siti dedicati al design, il passo è stato breve. Anche BuzzFeed mi ha dedicato un articolo, e sicuramente quello mi ha dato una spinta enorme. Il mio account sta crescendo costantemente, solo che ora lo fa a botte di migliaia di persone. È pazzesco.

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Di chi sono le ricette che realizzi di più?

Sono tutte diverse l’una dall’altra. Ho iniziato con quelle di Stella Parks di Serious Eats, realizzo spesso la sua crostata. Per il resto, dipende molto dalla stagione e da quello che trovo al supermercato.

Hai una ricetta “cavallo di battaglia”?

Sì, una torta alla pera e caramello di miso. Non ne avevo mai realizzata una prima, non pensavo andasse alla grande. Ora è fra le mie preferite! È deliziosa e non ci vuole troppo per realizzarla.

Qual è il tuo primissimo ricordo legato alla cucina?

Mia nonna gestiva un ristorante in Honduras e, ad un certo punto, quando ero piccola, aveva aperto pure un bar. Io sono cresciuta a San Diego. Lei era una cuoca meravigliosa, quando andavo a trovarla preparava sempre questi banchetti immensi. Io però non ho mai cucinato né preparato nulla con lei.

Anche mia mamma era un’ottima cuoca. Ricordo di aver preparato svariate pietanze con lei, ma io di mio non mi sono mai addentrata molto nell’arte culinaria fino al college. La casa in cui sono cresciuta aveva una cucina molto piccola.

Quanto spesso cucini torte, oggi?

Cucino ogni weekend. Adesso qui a Seattle è inverno, quindi quando esco di casa per andare a lavoro, così come quando esco dall’ufficio per tornare a casa, è sempre buio. Perciò non posso cucinare molto durante le sere infrasettimanali. Cucino freneticamente due, tre o persino quattro torte di file nei weekend liberi.

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Quanto tempo impieghi a preparare ogni torta?

Dipende! Quelle geometriche impiegano dalle quattro alle cinque ore del mio tempo, compreso il tempo di riposo. Preparo l’impasto, che poi deve riposare in frigo per un’0ra. Poi passo al ripieno e alla realizzazione fisica della torta; anche lì, deve riposare in frigo per un’altra ora. Infine c’è la cottura. Come vedi, non tutte le quattro o cinque ore sono passate a cucinare attivamente.

C’è qualcuno che ti aiuta? No! A volte mi complico la vita cercando di riprodurre uno schema davvero complesso, e per cercare di uscire fuori dal ginepraio che mi sono creata chiedo aiuto a mio marito. Però per quanto riguarda la preparazione e la cottura, be’, lì faccio davvero tutto io.

Cosa ti ha portata a rendere le tue torte dei capolavori geometrici?

Devo dirti la verità: non lo so. I colori e gli schemi geometrici m’ispirano, così come i tessuti. Sono convinta che, al momento, le torte stiano un po’ godendo della luce dei riflettori, perché ne trovi di pazzesche ovunque. C’è chi le realizza con gli stampini per i biscotti, ma io volevo qualcosa di diverso. Quindi ho iniziato a ricercare ispirazioni di motivi geometriche e fantasie a tessuto, perché volevo ricrearle con l’impasto. È partito tutto da lì.

Quindi, secondo te, stiamo vivendo una sorta di “momento clou” delle torte, con foto di torte in ogni bacheca di Instagram e Pinterest. Perché credi le tue foto abbiano colpito nel segno? [Ride] Non ne ho idea! Forse è per via dello sfondo, quello magari aiuta. Ti cattura. Uso un sacco di colori e di combinazioni di sapori diversi, quindi anche quello potrebbe risultare particolarmente interessante.

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Devo dire, però, che secondo me c’entrano molto i motivi geometrici, perché sono un qualcosa di nuovo. È vero, le torte stanno vivendo il loro momento di gloria, ma spesso sono decorate con fiori, foglie, rose… cosa simili, insomma. Io le rifinisco seguendo schemi diversi che in pochi hanno visto altrove. E poi lavoro duramente alle didascalie! Un sacco di persone mi scrivono perché ne apprezzano l’ironia. Alcuni fanno visita alle mie foto per le torte, altri per i giochi di parole!

Quanto spesso ti capita di sentire la frase “la tua torta è troppo bella per essere mangiata”? E come leggi questa frase? Che significato gli attribuisci? Sembra tu attribuisca egual valore sia al lato estetico che a quello pratico.

Be’, si tratta di cibo. Quindi il sapore è importante. Le torte sono fatte per essere mangiate; non mi piace sprecare il cibo. Odierei passare così tanto tempo a preparare qualcosa di incommestibile.

Se devo essere sincera, sono entrata un po’ nel meccanismo passando prima dalla prospettiva estetica. Dopotutto, ho iniziato grazie alle realizzazioni artistiche che vedevo su Pinterest. È capitato poi io scegliessi, come mezzo, le torte. Ora che ne cucino così tanto, non mi va proprio di buttarle via una volta scattata la foto. Le regalo ai miei colleghi chiedendo loro di mangiarla, per favore.

Mi arrivano però anche un sacco di critiche quando posto foto delle fasi pre-cottura. Mi scrivono cose tipo “questa non è una torta. È cruda. Non è una torta vera;” “non capisco perché la gente si entusiasmi per robe così;” “non posta nemmeno le foto finali.”

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Ricevi mai e-mail o commenti carichi d’odio? [Ride] certo.

Siamo su internet, quindi c’è sempre qualcuno che sente la necessità di elargire odio. Persino io ho dei troll. Su Reddit c’è persino chi sostiene io sia una ciarlatana. In molti si arrabbiano perché non sempre posto foto delle torte post-cottura, credendo sia che le mie torte siano ovviamente disgustose.

Ci sarà sempre chi ha qualcosa di negativo da dire. Io però cucino torte e basta, ci sarà pur qualcos’altro per cui vale la pena andare contro e combattere, no?

Certamente. Grazie per la chiacchierata!


L'intervista è stata editata e condensata per ragioni di chiarezza.