Che tu sia una star del country un DJ o un gruppo metal, hai sicuramente bisogno di un logo togo per dare un'aria sincera al tuo progetto musicale. Da quello tipo stickerone di Armin van Buuren a quello di Deadmau5, la nota testa di topolo, queste immagini sono un collegamento diretto ai momenti più sudati delle nostre notti ballerine, oltre ad essere una sorta di marchio pubblicitario delle loro colonne sonore. Detto questo, per ogni logo incredibile ce ne sono almeno una decina che ci fanno pensare: "davvero hanno dato dei soldi a qualcuno per sta merda!?"Ecco perché abbiamo chiesto a un team di direttori creativi e graphic designer di aiutarci a decidere quali di questi loghi si meritano il premio miglior design e quali invece cedono al peso del tempo e mostrano i segni dell'età. I voti andavano da uno a dieci e abbiamo chiesto agli esperti di darci sotto con le critiche, poi abbiamo fatto qualche conto e abbiamo eletto il vincitore.Nicholas Aoki - illustratore e professore alla OCAD University di Toronto
Colin Bergh - direttore creativo, Bad Day Magazine
Rebecca Cianfrini - art director
Geoffrey Pugen - video artist
Julia Troubetskaia - graphic designer, Concrete DesignNicholas Aoki: Sono felice che qualche teenager alle prime armi abbia trovato lavoro.
Geoffrey Pugen: È il logo di un barbiere? Avrei bisogno di una sistematina, in effetti.
Julia Troubetskaia: Potrebbe essere il logo di una compagnia che affitta canoe.Voto finale: 4.6/10Colin Bergh: Ok, si capisce immediatamente che si tratta di Avicii, soprattutto perché il logo è il suo nome, però non so quanto possa reggere questo logo, col passare del tempo. Oppure era il modo per comunicare di archiviarlo perché sapeva che avrebbe mollato le scene?
Rebecca Cianfrini: Il suo numero di telefono è +46769436383. Ecco, così tutti quanti possiamo scrivergli un messaggino per dirgli quanto è carina la sua "C".
Troubetskaia: Io scommetto che ad Avicii questo logo piace un casino.Voto finale: 4.7/10Aoki: Perché assumere un teenager alle prime armi quando il logo puoi fartelo da solo?
Bergh: Insolente, spigoloso e acuto, proprio come Skrillex. Poi funziona anche se te lo scrivi sullo zainetto con l'uniposca o sui jeans con la biro, se sei un liceale. Una grafica abrasiva.
Pugen: Per me ogni logo che ha una spada è un enorme sì!Punteggio finale: 5.1/10Bergh: Sembra una marca di locali per zarri fighetti, davvero vecchiotta come grafica. La dieresi sulla "E" è effettivamente piazzata con furbizia, all'interno della lettera stessa. Questo non vuol dire che mi piaccia, semplicemente apprezzo che abbiano curato questo dettaglio, anche se non sono sicurissimo che funzioni anche su piccola scala.
Troubetskaia: Non regge molto, è vero, ma per me che sono russa questo logo è iconico.Punteggio finale: 5.4/10
Aoki: Mi piace come sono posizionate le formine delle lettere. Forse volterei la "T" dall'altra parte, per fare da contrappeso. Lavoraci un altro po' e mandami la versione finale tra una settimana.
Cianfrini: Ehhhh ok. È una grafica che mi ricorda certe fascette che andavano nel 2007, quando era tutto mega in rilievo e ad ogni cosa si metteva l'ombra. Mi piace Flying Lotus quindi non farò tanto la pulciosa, ma quella "G" mi fa proprio soffrire.
Pugen: Mi piace quella sensazione di roba un po' anni Ottanta.Punteggio finale: 5.8/10Bergh: Non sarebbe male tatuarselo sulla schiena, per qualcuno di quei suoi fan deficienti.
Cianfrini: Se siete in dubbio su questo logotipo dovreste rivalutare Kygo.
Troubetskaia: Mi chiedo quanto forte sia venuto il designer dopo aver finito sto logo.Punteggio finale: 5.9/10Aoki: Mi piace un casino, è duro come quei tipi che vanno sulla ciclabile in Segway.
Bergh: Se ci basiamo sul logo potremmo scambiare queste persone per adoratori matti di Gesù. La simmetria perfetta richiama i loghi metal, il che funziona perché alla fine i Justice sono un gruppo metal digitale con un groove disco. Oddio, non posso credere di aver detto veramente questa frase.
Pugen: Tutto in pendenza, ben illustrato. Questo logo non sarebbe male come tattoo.Punteggio finale: 6.6/10Bergh: Questo è stato il loro logo sin dall'inizio, e da qui capisci quanto è longevo il suo successo. E il successo della b(r)and che rappresenta. Adoro il fatto che sia tutto cicciottino, cioè non sembra affatto il logo di un act elettronico, andrebbe bene piuttosto per una roba tipo Jimi Hendrix.
Cianfrini: Non è "appuntito" non è "strano," non ha gli angoli acuti, ma sono sicurissima che verrà rivalutata quest'estetica, prima o poi.
Pugen: Mi è sempre piaciuto questo logo tutto matto. Sembra il titolo di un disco di b-side dei Beastie Boys, che è un complimento.Punteggio finale: 7.2/10Cianfrini: Aphex fa robe strane con il deep web e con tutte quelle teorie assurde che mi fanno uscire di testa. Quando ero ragazzina passavo ore e ore nei forum in cui la gente si chiedeva se sta roba fosse una "A" o un alieno. Forse è entrambe le cose.
Pugen: Questo è un reperto prezioso degli anni Novanta, oltre a sembrare il logo delle Pagine Gialle.
Troubetskaia: Penso che mio fratello abbia tentato più volte di disegnarsi questo logo sui capelli, rasandosi.Punteggio finale: 8.0/10Aoki: Una volta c'era questo concerto dei Daft Punk a Mississauga [Ontario] per cui mi era stato regalato un biglietto, e invece scelsi di uscire con la mia ragazza. Questo logo mi ricorderà sempre che tra l'amore e i Daft Punk bisogna scegliere i Daft Punk.
Bergh: Questa roba è un punto extra di figata per i Daft Punk: oltre ad essere stato il loro logo da sempre, sta su ogni loro cover, fino a quella di Random Access Memories. Che poi nemmeno lì è stata una mossa sconsiderata, dato che forse non c'entrava molto con il mood anni Settanta di RAM. Oltretutto è molto riconoscibile, senza essere riconducibile a nessun logotipo già esistente.
Pugen: Ironico, anti-establishment, questo logo si può ricollegare a un triliardo di cose. A prima vista forse potrebbe sembrare un film horror con protagonisti i Misfits.Punteggio finale: 8.2/10
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Il team di esperti
Colin Bergh - direttore creativo, Bad Day Magazine
Rebecca Cianfrini - art director
Geoffrey Pugen - video artist
Julia Troubetskaia - graphic designer, Concrete Design
10. Kygo
Geoffrey Pugen: È il logo di un barbiere? Avrei bisogno di una sistematina, in effetti.
Julia Troubetskaia: Potrebbe essere il logo di una compagnia che affitta canoe.Voto finale: 4.6/10
9. Avicii
Rebecca Cianfrini: Il suo numero di telefono è +46769436383. Ecco, così tutti quanti possiamo scrivergli un messaggino per dirgli quanto è carina la sua "C".
Troubetskaia: Io scommetto che ad Avicii questo logo piace un casino.
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8. Skrillex
Bergh: Insolente, spigoloso e acuto, proprio come Skrillex. Poi funziona anche se te lo scrivi sullo zainetto con l'uniposca o sui jeans con la biro, se sei un liceale. Una grafica abrasiva.
Pugen: Per me ogni logo che ha una spada è un enorme sì!Punteggio finale: 5.1/10
7. Tiesto
Troubetskaia: Non regge molto, è vero, ma per me che sono russa questo logo è iconico.Punteggio finale: 5.4/10
6. Flying Lotus
Cianfrini: Ehhhh ok. È una grafica che mi ricorda certe fascette che andavano nel 2007, quando era tutto mega in rilievo e ad ogni cosa si metteva l'ombra. Mi piace Flying Lotus quindi non farò tanto la pulciosa, ma quella "G" mi fa proprio soffrire.
Pugen: Mi piace quella sensazione di roba un po' anni Ottanta.Punteggio finale: 5.8/10
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5. Evian Christ
Cianfrini: Se siete in dubbio su questo logotipo dovreste rivalutare Kygo.
Troubetskaia: Mi chiedo quanto forte sia venuto il designer dopo aver finito sto logo.Punteggio finale: 5.9/10
4. Justice
Bergh: Se ci basiamo sul logo potremmo scambiare queste persone per adoratori matti di Gesù. La simmetria perfetta richiama i loghi metal, il che funziona perché alla fine i Justice sono un gruppo metal digitale con un groove disco. Oddio, non posso credere di aver detto veramente questa frase.
Pugen: Tutto in pendenza, ben illustrato. Questo logo non sarebbe male come tattoo.Punteggio finale: 6.6/10
3. The Chemical Brothers
Cianfrini: Non è "appuntito" non è "strano," non ha gli angoli acuti, ma sono sicurissima che verrà rivalutata quest'estetica, prima o poi.
Pugen: Mi è sempre piaciuto questo logo tutto matto. Sembra il titolo di un disco di b-side dei Beastie Boys, che è un complimento.Punteggio finale: 7.2/10
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2. Aphex Twin
Pugen: Questo è un reperto prezioso degli anni Novanta, oltre a sembrare il logo delle Pagine Gialle.
Troubetskaia: Penso che mio fratello abbia tentato più volte di disegnarsi questo logo sui capelli, rasandosi.Punteggio finale: 8.0/10
1. Daft Punk
Bergh: Questa roba è un punto extra di figata per i Daft Punk: oltre ad essere stato il loro logo da sempre, sta su ogni loro cover, fino a quella di Random Access Memories. Che poi nemmeno lì è stata una mossa sconsiderata, dato che forse non c'entrava molto con il mood anni Settanta di RAM. Oltretutto è molto riconoscibile, senza essere riconducibile a nessun logotipo già esistente.
Pugen: Ironico, anti-establishment, questo logo si può ricollegare a un triliardo di cose. A prima vista forse potrebbe sembrare un film horror con protagonisti i Misfits.Punteggio finale: 8.2/10