Secondo i responsabili delle vendite, l'opulento album del Wu-Tang Clan Once Upon a Time in Shaolin, un'opera d'arte quotata cinque milioni di dollaroni, di cui esiste solo una copia in tutto il mondo, non ha ancora trovato nemmeno un compratore.In un mondo in cui un ragazzino sgraziato di Taiwan può permettersi di prendere a pugni le opere d'arte (king) sarebbe da stupidi non dotarsi di un'opera d'arte ben corazzata che, anche se presa a mazzate, conserverebbe comunque la sua dignità, non trovate? E invece niente, l'album del Wu-Tang è ancora, tristemente, orfano.La situazione è un po' incasinata, dato che l'asta è stata inaugurata in Marzo, causando scazzi anche tra i membri del Clan, con Method Man che se la prendeva con lo scrigno della discordia in un'intervista per XXL, e ogni volta che chiedevano a Ghostface Killah di commentare, lui faceva spallucce. I fan non erano molto contenti dell'idea che la band che avevano seguito per tutta la loro esistenza avesse fatto un album che poteva essere acquistato solo dall'uno percento della popolazione. Il fallimento dell'intera operazione ora è rappresentato dall'ingombro di questo pezzo di metallo che non è niente di più di un altro rifiuto non totalmente riciclabile che ci avvicina di un passo all'apocalisse del genere umano.Il prossimo passo quale sarà? Secondo Flavorwire, la casa d'aste, Paddle8, “continuerà a lavorare con potenziali compratori valutando alcune offerte". Il che, tradotto con Google translate dal supercazzoliano a una lingua meno ipocrita, significa: "Non succede molto spesso una caduta del genere. Nemmeno quando il cazzo di Banksy ha fatto il trucco di Ziggy Stardust sulla faccia della Regina. E porca troia se era una merda! L'avete visto? Uno sterco, questa è l'arte comunque. E quella cacata ha pure trovato un compratore! Avreste dovuto vederlo, indossava un mantello d'ermellino. In ogni caso, ad essere onesti, non ho idea di cosa ce ne faremo di quest'album… Forse è stata un'idea del cazzo?"I progetti di crowd funding avviati da superfan accaniti e indomiti al fine di raccogliere il denaro sufficiente a un acquisto collettivo sono tutti falliti, così come, purtroppo, il kickstarter nato allo scopo di comprare l'album per poi distruggerlo. Forse se tutti questi kickstarter unissero le forze, qualcuno potrebbe caricare le tracce online e renderle disponibili per tutto il mondo, come successe a Caustic Window, e poi immolare l'oggetto in una pira sacrificale all'interno di un tempio costruito allo scopo di scoraggiare altri musicisti dal fare cagate del genere in futuro, così questa storia avrebbe il finale tragico che si merita.