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Cibo

Questa ricetta olografica ti aiuterà a cucinare in 4D

Non vedrete mai una ricetta per la Banoffee di questo tipo.
Screenshot da Sketchfab

La Banoffe è un dessert tipico del Regno Unito e, come potete immaginare, è composto da banane e toffe. Questo dolce deve la sua originaria popolarità a un ristorante chiamato The Hungry Monk, che negli anni Settanta lo aveva portato sotto le luci della ribalta. Il suo revival da Ventunesimo secolo è però opera dell'amante dei dessert, nonché esperto e stimato tecnologo, Romain Rouffet.

Rouffet ha infatti creato quella che sembra una ricetta volante, manovrabile in ogni suo passaggio da chiunque ne usufruisca. La realizzazione di questo progetto è partita proprio dalla ricetta di una Banoffee preparata dal suo collega Mikael e scannerizzata poi in 3D. "Lui era il cuoco, io il fotografo," ha rivelato Rouffet su Sketchfab, la piattaforma dove ha caricato la ricetta. "Spero vi faccia venire l'acquolina in bocca e vi invogli a cucinare la vostra Banoffee. Buona preparazione!"

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Vicino al complesso processo di rendering è inoltre possibile sempre tenere sott'occhio la lista di ingredienti e la preparazione. L'insieme di queste immagini 3D e scritte ci dà un buon assaggio di quella che sarà la "lettura" delle ricette del prossimo futuro, alla quale potremmo persino abbinare dei visori VR per un'esperienza ancora più suggestiva. Per ora possiamo comunque iniziare a testare la comodità di velocizzare o rallentare la visione di questa specifica ricetta grazie a un trucchetto che, sicuramente, ritornerà utile quando abbiamo voglia di Banoffee ma siamo troppo ubriachi persino per capire quante banane servano.

"Quando decidi di prendere parte a questo tipo di sfide, puoi scegliere se optare per qualcosa di davvero complicato o di estremamente delizioso." Rouffert ha rivelato a MUNCHIES. "Alla fine ci siamo buttati su di una ricetta semplice data la difficoltà del processo. Dopotutto è il lavoro di una notte di due colleghi, quindi abbiamo deciso di restare sul semplice."

Perché scegliere proprio la Banoffee, però? Stando a Rouffert si è trattata di una questione puramente pratica. "Abbiamo scelto questa ricetta perché ragionevole nei suoi passaggi e perché abbiamo pensato tutti potessero facilmente prepararla," ha continuato Rouffert. Durante la realizzazione, tuttavia, la scelta ha rivelato qualche effetto collaterale. "Non è stato semplice perché la Banoffee tende ad ammorbidirsi facilmente, quindi ci siamo dovuti sbrigare per scannerizzare tutto."

Approcci informatici a parte, questa nuova modalità di usufruire delle ricette sarà sicuramente di gradimento per tutti coloro i quali si dilettano a cucinare a casa. Anziché fare affidamento a video non esattamente chiari o a libroni poco maneggevoli, le ricette olografiche consentiranno di avere una visuale più realistica di ogni passaggio della preparazione, sia in termini di spazio che di tempo. E sebbene l'olfatto non sia ancora contemplato qui, potremmo aspettarci pure un tipo di aggiunta 4D simile in un futuro prossimo.

Nonostante la tecnologia ci abbia già deliziati con visori VR dedicati a videogiochi a base di sushi e persino a biscotti virtuali, pochi esperimenti di realtà aumentata sono tanto utili all'arte culinaria (soprattutto se praticata in casa), quanto quella di Rouffert. E chi avrebbe mai potuto immaginare che proprio la Banoffee fosse in lizza per diventare la pioniera del cibo del futuro? Questo, comunque, potrebbe non essere l'ultimo esperimento di 4D di Rouffert. "Se il pubblico si mostrerà interessato, potremmo realizzarne altri."