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Tecnologia

Un artista italiano ha creato uno robot timido che evita gli umani andando nel deserto

Abbiamo tutti paura che i robot possano dominarci, ma se fossero loro ad avere paura di noi?

La settimana scorsa, la Coachella Valley, in California, ha ospitato uno strano visitatore anti-sociale. Il suo nome è Shybot, un rover a sei ruote il cui unico scopo è vagare per il deserto del Sonora evitando ad ogni costo gli esseri umani.

Progettato dall'artista italiano Norma Jeane e da un team di ingegneri per la biennale DesertX, Shybot è dotato di telecamere per trasmettere la sua prospettiva in diretta agli spettatori riuniti presso The Lab, una galleria d'arte di San Francisco. Per poco meno di una settimana, l'algoritmo ha consentito al piccolo bot di vagare liberamente nel deserto evitando gli ostacoli e, soprattutto, qualsiasi traccia di vita umana.

Per riuscire ad aggirare la timidezza pre-programmata del bot, l'artista ha utilizzato dei droni per seguire il robot dall'alto (anche se Shybot si spaventava quando questi si avvicinano troppo) e lo ha dotato di GPS in modo da monitorarlo in tempo reale (potete ammirare tutto il suo viaggio di una settimana qui.)

Secondo la dichiarazione di intenti dell'artista, il soggiorno di una settimana di Shybot nel sud-ovest americano ha costituito la realizzazione della loro "fantasia sublime del deserto: la macchina lasciata libera nel paesaggio, priva del determinismo umano che prima aveva determinato la sua esistenza e noi, a nostra volta, liberi di immaginare un mondo liberato dalla nostra indeterminatezza."

Per chi lavora nella robotica, il principale compito di progettazione era quello dei social robot che allevino il disagio umano nell'interfacciarsi con le macchine. Ma per tutti gli introversi che si trovano tra noi, Shybot di Norma Jeane potrebbe essere il bot più umanoide di tutti.