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Perché la tua prossima relazione non sarà meglio di quella attuale

Una psichiatra ci ha spiegato perché l'eterna ricerca della persona perfetta è un bluff.

Quando finisce una storia è un po' come farsi prendere a pugni nello stomaco per settimane. E non è solo il debilitante dolore fisico ed emotivo—una rottura ti distrugge la quotidianità. Distrugge i tuoi piani per il futuro, i tuoi rapporti umani, il contratto d'affitto e la convinzione che il mondo sia un posto bello e giusto. Secondo la scala dello stress ideata dagli psichiatri Thomas Holmes e Richard Rahe, solo la morte del partner crea più stress della fine di una relazione.

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Nonostante il dolore, però, molti di noi sono sopravvissuti alla fine di più relazioni di quante ne abbiano avute i nostri nonni nella vita intera. Ma questo è un bene, no? Abbiamo l'opportunità di trovare il nostro partner perfetto, mentre le coppie delle passate generazioni magari stavano insieme perché la società lo imponeva.

La psichiatra tedesca Adelheid Kastner non è d'accordo. La dottoressa dirige il dipartimento psichiatrico della Kelper University Clinic di Linz, ed è conosciuta per aver prestato la sue consulenze durante il processo Josef Fritzl. Nel suo ultimo libro prende in considerazione casi in cui la fine di una relazione ha danneggiato drammaticamente o distrutto delle vite, e sostiene che si sarebbe potuto evitare.

VICE: Perché sostiene che le rotture siano un po' scene del crimine?
Adelheid Kastner: Le rotture possono avere un impatto enorme sulle persone—possono farci soffrire moltissimo. Se consideri il tuo benessere psicofisico dopo una rottura, anche dopo un bel po', è evidente che non per forza sarai più felice nella relazione successiva. Secondo i siti d'appuntamenti, puoi cambiare fidanzato come cambi le gomme dell'auto, e molti danno per scontato che il partner successivo renderà migliore la loro vita. Ma è anche possibile non trovare persone in grado di farlo.

Anche se la relazione e la rottura avvengono a venti-trent'anni?
Ovviamente le possibilità di incontrare una persona nuova che possa funzionare meglio sono molte di più, a quell'età. Ma anche solo a 35 anni, la maggior parte delle persone che capiscono cosa serve per mandare avanti una relazione non sono più disponibili.

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Adelheid Kastner. Foto di Rudolf Gigler.

Non mi augurerei mai di uscire con il ragazzo con cui stavo a 16 anni. Allora mi interessava solo che un ragazzo avesse dei bei capelli, che suonasse la chitarra e rollasse bene le canne. Non è forse vero che riesci a capire cosa è davvero importante per te dopo che hai fallito un paio di volte e ti conosci un pochino meglio?
Be', penso che a vent'anni sai già cosa ti importa in una relazione. Cosa pensi del tradimento? Che tipo di famiglia vuoi? Possono cambiare le circostanze, ma il modo in cui pensi alcune cose non cambia quasi mai drasticamente. E bisogna sempre tenere a mente che, per avere una relazione di successo, ci si deve saper adattare. Un partner non resta uguale per dieci, vent'anni. Una relazione stabile si basa soprattutto sulla condivisione degli stessi valori e sulla volontà e la capacità di affrontare gli ostacoli. Non è solo questione di trovare la persona perfetta, che ci calza come un guanto.

Ma non ci sono casi in cui è meglio finirla?
Sì, certo: se il partner non ci rispetta o non ci accetta, se ci umilia o non ci prende sul serio. Dico solo che la motivazione dietro una rottura non dovrebbe essere che pensi di poter trovare di meglio. Dovrebbe essere: sono più felice da sola. E se cambi partner ogni due o tre anni, è difficile poi sentirsi a casa con qualcuno.

Mi sta dicendo che gettiamo la spugna troppo in fretta.
Di questi tempi, molti pensano che sia più facile staccarsi da un partner che staccarsi dai propri ideali romantici e dalle proprie fantasie. Molte volte non è necessariamente l'altro a essere sbagliato, ma è quello che ci aspettiamo da una relazione a esserlo.

I miei nonni sono stati insieme per più di quarant'anni, fino alla morte di mio nonno. Quando ho chiesto a mia nonna di parlarmi della loro relazione, mi ha detto: "Il segreto di una relazione lunga è non farla finire." Ma allora, i matrimoni non erano tenuti insieme solo dall'amore, ma anche dalle necessità economiche e sociali.
Certo, ma non erano solo le circostanze. Penso che ci fosse una maggiore attenzione a prendersi cura l'uno dell'altro. Oggi, ci pare più facile sostituire le cose invece che aggiustarle—il telefono, il computer, la lavatrice, il fidanzato. Se dovessi dare un consiglio, sarebbe: non imbarcatevi in una relazione perché volete sperimentare qualcosa di emotivamente nuovo. E rompete il meno possibile.

Thumbnail di Andrea Rose via Flickr