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Tecnologia

Questo tentacolo robotico sembra decisamente utile

Ph'nglui mglw'nafh Cthulhu R'lyeh wgah'nagl fhtagn.

L'azienda tedesca di automazione industriale Festo ha appena aggiunto una nuova creatura al suo raccapricciante zoo robotico: L'OctopusGripper.

I tentacoli del polpo sono ciò che si dice un "idrostato muscolare." Anche nostra lingua lo è, come lo sono la proboscide degli elefanti e i musi dei lamantini. Imitando la natura in tutto e per tutto, Festo ha progettato un tentacolo che si flette e piega senza alcuna struttura "ossea" o metallica, dura al suo interno. Invece di un muscolo fatto d'acqua, però, l'aria compressa flette il tentacolo robot e ne controlla la piegabilità. Una combinazione di ventose passive e alimentate a vuoto, infine, fornisce aderenza.

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Nel video lo vediamo afferrare una serie di oggetti cilindrici lisci e passare un giornale arrotolato e un tubo a una persona che aspetta. L'OctopusGripper è uno dei progetti di punta di Festo in vista della fiera che si terrà il mese prossimo in Germania, Hannover Messe 2017 anche se non ha ancora né una data di lancio né un prezzo stabilito. Resta, ad ogni modo, uno spettacolo assurdo da guardare — fantascienza che diventa realtà.

I cefalopodi sono una musa eterna per gli scienziati che creano robot soffici e flessibili. Il motore di controllo individuale degli otto arti di un polpo, il modo in cui si arrampica con agilità sul fondo del mare, e la sua abilità a scivolare dentro a piccole fenditure, lo rende un modello senza paragoni per la biomimetica. L'anno scorso, un gruppo di ingegneri robotici di Livorno ha sviluppato un robot con tentacoli che si allungano e si flettono usando bobine riscaldate.

Ma man mano che questi octo-bot diventano prototipi concreti, c'è qualcosa di inquietante nel design alieno di un arto senza corpo che afferra e stringe oggetti con le sue ventose. Dato che Festo punta a impiegare OctopusGripper in operazioni che coinvolgono anche esseri umani, come parte di un set di strumenti intercambiabili all'estremità del braccio BionicCobot, l'azienda ci tiene davvero tanto a sottolineare che si tratta di un bot amichevole.

"La sua struttura rispetta già i criteri di sicurezza previsti per un oggetto di robotica morbida e garantisce una relazione lavorativa priva di rischi per le persone," ha dichiarato l'azienda in un'introduzione al design. "Anche nell'eventualità di una collisione, sono innocui e non è necessario frapporre barriere di sicurezza tra loro e i lavoratori, come succede con i robot aziendali convenzionali."

Non c'è motivo di aver paura di questo polpo robotico, insomma. "La sua presa non rappresenta alcun rischio per l'utente in contatto diretto," mi ha ribadito per email un portavoce di Festo. Nessun pericolo, è solo un tentacolo senza corpo che si contorce. Non abbiate paura.