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L'artista che ha lanciato la prima esposizione d'arte su Kickstarter

Il nuovo progetto di Krystal South ha trasformato la piattaforma di crowdfunding in uno spazio espositivo.

Immagini e video via

Exhibition Kickstarter ha deciso di affrontare Kickstarter in modo diverso da tutti gli altri. Il nuovo progetto di  Krystal South, artista e scrittrice di Portland, ha trasformato la piattaforma di crowdfunding in uno spazio espositivo. Includendo opere d'arte in edizione limitata diRyder RippsKim AsendorfLaTurbo Avedon, e Krist Wood, il progetto di South punta a creare un nuovo mercato dell'arte peer-to-peer.

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Afferma l'artista: “la cosa che desidero di più è che gli artisti siano in grado di sostenersi con i propri lavori, e vorrei trovare idee interessanti per intercettare un pubblico il più ampio possibile.” Gli artisti ottengono il 75% della vendita,il rimanente 25% viene diviso tra i pagamenti dovuti alla piattaforma e i costi dell'organizzazione dell'esibizione fisica. Da Bieber Room Flag di Asendorf a Arc's Box di Krist Wood, gli oggetti dell'esposizione contengono i segni caratteristici dell'estetica di ogni artista. Molti pezzi sono personalizzabili in modo creativo, nel senso che due compratori dello stesso artista ricevono opere d'arte differenti. Marcel Duchamp sarebbe molto geloso.

Kim Asendorf, Bieber Room Flag, 2014. 

Ditch Projects, una galleria di Springfield, Oregon, ospiterà dall'11 ottobre l'esposizione fisica come fase finale del progetto. Nella mostra saranno incluse interviste video agli artisti, un saggio sul processo creativo scritto da South e una copia di ognuno degli oggetti in catalogo.

Abbiamo incontrato Krystal South per saperne di più sulle idee e sull'evoluzione del progetto Exhibition Kickstarter:

LaTurbo Avedon, URL Letterman Jacket, 2014. 

The Creators Project: innanzitutto, qual è la tua opera d'arte preferita?

Krystal South: sono un po' in crisi perché vorrei comprare una copia di tutto, ma Kickstarter non mi permette di contribuire alla mia stessa campagna. È quello che ottengo lavorando ai limiti del sistema: troverò qualcuno che possa comprare quello che mi posso permettere al posto mio, e alcuni artisti mi hanno dato dei loro lavori. Mia madre inoltre mi ha comprato Worry Less di Bea Fremderman come regalo Natale. Devo dire che tutti gli artisti mi hanno sorpreso e affascinato con i lavori che hanno prodotto.

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Jeremy Bailey, Famous New Media Artist's Hand, 2014. 

Perchè hai scelto Kickstarter come piattaforma?

Mi ha sempre incuriosito Kickstarter, fin dai tempi in cui era limitato sostanzialmente a prodotti tecnologici. Dopo aver lavorato nell'industria della tecnologia per alcuni anni, mi sono ritrovata a volere che le persone portassero il sistema ad un nuovo livello. È stato un grande successo per gli artisti da quando lo hanno esteso, e credo molto nel crowdfunding (anche al di fuori di Kickstarter), che spero avrà impatti seri sull'economia, specialmente in campo creativo

Mo Marie, Fount Pillow, 2014. 

Ho ricevuto delle reazioni positive dallo staff di Kickstarter con cui sono entrata in contatto, e mi hanno dato molto supporto nel progetto. Si sono imposti come la principale piattaforma di crowdfunding e hanno migliorato i sistemi di impatto sia psicologico che visuale per motivare i finanziamenti e accrescere la popolarità dei progetti. Inoltre non avevo mai fatto una campagna su Kickstarter e volevo provarci. Ho scoperto che dà dipendenza sia ai suoi creatori che ai donatori.

Krist Wood, Arc's Box (prelude iii, green), 2014. 

Puoi dirci qualcosa di più sulle origini e sugli obiettivi di questo progetto? Come hai scelto gli artisti?

Ero molto esaltata dalla richiesta di organizzare una mostra presso Ditch Projects, uno spazio espositivo inaugurato dalla facoltà di arte della University of Oregon, a Springfield. Conoscevo lo spazio e gli artisti da un po' di tempo, e le esposizioni che facevano erano davvero interessanti. Come collettivo indipendente di artisti non hanno mai venduto opere direttamente alle esposizioni. Non avevo molto tempo per lavorarci, quindi ho dovuto trovare qualcosa che potesse essere allestito virtualmente ma che esistesse anche fisicamente: non avevo il budget sufficiente per produrre altre idee che avevo in mente, quindi ho deciso di considerare Kickstarter.

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Non avevo intenzione di fare una vera e propria dichiarazione curatoriale su questo progetto, che consiste più in una serie di domande. Credo sia stato sì un grande successo, ma, ppunto, abbia fatto nascere delle domande sulle variabili che dovrebbero essere applicate o rimosse al sistema, o su altre piattaforme per la realizzazione di progetti di questo tipo, che spero siano sempre più numerosi.

Ryder Ripps, Realtime Readymades, 2014. 

Qualche anno fa realizzato un progetto in cui ho mandato mail a tutti gli artisti di cui ho trovato i contatti online a cui ero interessata, chiedendo loro di partecipare a un'esibizione di una notte che esisteva anche virtualmente, e sorprendentemente la maggior parte di loro ha acconsentito a farne parte. È stato davvero interessante lavorare con loro a questo progetto. Ho avviato una sorta di attività curatoriale solo perché volevo lavorare con tutti quei artisti interessanti che seguivo su Internet, ed è quello che ho fatto anche in questo caso. È molto bello lavorare virtualmente con gli artisti, e alcuni di loro non li ho proprio mai conosciuti di persona. Non è una vera e propria attività curatoriale, appunto, credo sia più la creazione di un sistema e poi la sua produzione: scriverò poi un saggio sui risultati di questo esperimento e lo manderò a tutti coloro che hanno sostenuto il progetto.

Non so esattamente quando finirà questo progetto: la campagna di Kickstarter finirà all'apertura dell'esposizione materiale, l'11 ottobre. Poi vedremo se sarò in grado di vendere i lavori che si trovano allo spazio di Ditch Projects: alcuni lavori sono già esauriti. Dopodiché bisognerà mandare le opere ai compratori, e seguiremo la vita di questi lavori nelle loro case, spero  che ci mandino delle foto delle opere una volta che le ricevono!

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Zachary Davis, Angel Hair, 2014.

Come si è evoluta la campagna? Pensi abbia raggiunto gli obiettivi prefissati?

Non mi aspettavo che ricevesse i finanziamenti in così poco tempo! E sono molto contenta di vedere che ognuno degli artisti ha venduto almeno una delle proprie opere. Una cosa che non mi aspettavo era il fatto che le persone facessero donazioni senza chiedere una ricompensa. Il 75% dei ricavati sarà divisi tra gli artisti. È davvero esaltante vedere degli sconosciuti partecipare alla campagna, e spero di riuscire a portare il progetto a un pubblico ancora più vasto. Mi piace soprattutto sentire cosa pensano del progetto le persone non coinvolte nel mondo dell'arte!

Anthony Antonellis, #Moneybrick Centurion Card, 2014. 

Come è stato lavorare su Kickstarter e contemporaneamente in uno spazio fisico?

Sono sempre stata fissata sulla relazione delle opere d'arte tra il mondo virtuale e quello reale. Ora che ho ricevuto tutti gli oggetti fisici per l'esposizione è davvero una soddisfazione vederli in forma IRL. Mi è interessata molto la funzione di queste opere d'arte come rappresentazioni di oggetti reali durante la campagna (ovvero la fede che il compratore doveva necessariamente prestare a un'immagine) ed è esaltante anche il fatto che alla fine le opere vengano esposte tutte assieme nello stesso spazio espositivo.

Ho un passato nelle arti pittoriche e ho lavorato in digitale e su Internet per molti anni, ho poi creato sculture e immagini cercando di risolvere questo conflitto interno, e ora semplicemente faccio quello che mi sento. Ci si sente molto bene a stare al confine tra lo spazio virtuale e il mondo reale, ed è un parallelo interessante e accurato della mia vita e del mio lavoro.

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Brad Adkins, DIPSY DOOTY, 2014. Nylon, Polypropylene. Edition of 10.

Cosa credi cambierà nell'esposizione fisica delle opere rispetto alla campagna virtuale?

Condividerò immagini dell'esposizione materiale con il pubblico virtuale, e sarà la prima volta che molti di loro vedranno le opere che hanno acquistato. C'è una dilazione della soddisfazione su Kickstarter che credo sia davvero interessante, paghi per una cosa e poi passa un nel po' di tempo prima che tu riceva la tua “ricompensa”.

Mi è piaciuto davvero molto realizzare questo progetto su Kickstarter, ma mi sono resa conto che è un lavoro davvero impegnativo e complesso, e richiede una quantità di tempo difficile da reperire se hai, come me, un altro lavoro. Fortunatamente l'app di Kickstarter su iPhone funziona molto bene, quindi possono controllarla in modo ossessivo in ogni momento!

Bea Fremderman, Worry Less, 2014. 

Rick Silva, RENDERING, 2014. 

A 12 giorni dalla fine Exhibition Kickstarter di Krystal South ha raddoppiato il suo iniziale obiettivo di 2.068 dollari. Date un'occhiata al sito di Krystal South per saperne di più sull'artista e i suoi progetti.