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Musica

Dalla Russia con amore, Kedr Livanskiy

"La mia musica è fortemente ispirata da Autechre, Aphex Twin e Boards of Canada, ma con i testi e lo stato d'animo di Mazzy Star".
Mattia Costioli
Milan, IT

Il cedro del Libano è un albero caratterizzato da alcuni rami che, dopo aver ceduto alla gravità, gli fanno assumere una forma simile a quella di un candelabro, una specie di menorah rovesciata al contrario. È l'albero raffigurato tra due bande rosse su sfondo bianco all'interno della bandiera nazionale libanese e, ultima informazione che possiedo a riguardo, è che se si traduce cedro del Libano in russo viene fuori Кедр ливанский, la cui traslitterazione è Kedr Livanskiy. Forse la botanica non è l'argomento migliore con cui iniziare a parlare di questa producer russa, ma tutto ciò che ho trovato in giro su di lei comincia con "Kedr Livanskiy è venuta fuori dal nulla verso la fine del 2015" e volevo provare in qualche modo a rimandare il trauma.

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Quindi, Kedr Livanskiy è venuta fuori dal nulla dell'inverno russo verso la fine del 2015 e la prima uscita che l'ha portata in qualche migliaio di orecchie europee è stata per la 2MR di Mike Simonetti (di Italians Do It Better) e Mike Sniper (di Captured Tracks). Si intitola "Sgoraet", bruciato.

Il brano è ispirato da atmosfere, paesaggi ed entità aliene che compongono la Russia in cui Kedr è cresciuta. "Sono nata il 4 ottobre 1990 e la gente beveva fino ad ammazzarsi. Era un periodo interessante, ma critico, per la Russia. Un periodo di grandi cambiamenti", racconta nella presentazione che accompagna il brano, e aggiunge che quando aveva vent'anni nessuno degli attori di quel mondo che la circondava sembrava riuscire a capirla (e forse, questo ha più a che fare coi vent'anni che con l'inverno russo). Ha iniziato a leggere i romanzi di Washington Irving e ascoltare i The Cure, finché non ha sentito l'esigenza di trovare se stessa lontano dalla campagna.

Trasferirsi a Mosca, per chi è cresciuto nelle zone rurali dell'Ex-Unione Sovieta è qualcosa di molto diverso da come ce lo immaginiamo. Non è come passare dalla provincia alla città, ma più come uscire da una grotta e trovarsi catapultati all'ultimo piano della Torre di Babele. Non ricordo minimamente di chi fosse la citazione, ma una volta una professoressa di Letteratura Russa mi ha detto che il destino delle campagne russe è ciclico, così come quello del popolo che le abita, che alcune imposizioni si sono infiltrate nel DNA. Mosca non è la metropoli ideale, ma quelle imposizioni hanno scavato meno in superficie e, talvolta, possono essere espulse. Kedr si è iscritta alla Moscow School of New Cinema e allo stesso tempo è entrata in contatto con la musica elettronica: "Intorno a me si è formato un circolo di amici amici con interessi comuni, abbiamo iniziato ad andare ai concerti insieme e aprire gli occhi verso artisti internazionali: Inga Copeland, DJ Spinn e DJ Rashad, Legowelt, Death Grips, Florian Kupfer, Dean Blunt…"

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Un live dello scorso agosto in un locale della periferia Est di Mosca

Non ci è voluto molto perché organizzassero qualcosa di DIY e mettessero insieme la loro prima etichetta, qualcosa che andava oltre la musica, ma includeva una reimmaginazione dei paesaggi in cui erano cresciuti. Se vi fate un giro sul suo profilo Instagram probabilmente vi sarà molto più chiaro di qualsiasi giro di parole a cui potrei pensare. La loro etichetta si chiama John's Kingdom e lei non ha paura di definirla "la cosa più viva e onesta che c'è a Mosca".

"La mia musica è fortemente ispirata da Autechre, Aphex Twin e Boards of Canada, ma con i testi e lo stato d'animo di Mazzy Star". Io invece dico che la sua musica è come se qualcuno avesse chiuso tutti gli artisti di Cascine in un buco buio, triste e spaventoso per millecinquecento anni, ma più o meno siamo lì. In ogni caso, nel giro di qualche mese i suoi tappeti di synth e il suo timbro vocale sinistramente angelico arrivano su Pitchfork, su Gorilla Versus Bear e il suo ultimo singolo, "Razrushitelniy Krug" (letteralmente ciclo distruttivo) ha ricevuto una première da i-D, indice che quell'estetica non è una suggestione personale, ma qualcosa di forte e comprensibile.

Il titolo del suo EP d'esordio, anticipato dal singolo "Razrushitelniy Krug", si tradurrà in January Sun e l'uscita è prevista per il 19 febbraio su 2MR, anche su supporto fisico. Nel frattempo Kedr ha fatto uscire giusto ieri un mixtape di primavera, che non fa altro che confermare la sfera di influenze che circonda la sua musica.

Non riesco a capire perché abbia deciso di preparare uno spring mixtape il 4 di febbraio, so solo che in Russia la primavera inizia per convenzione il primo di marzo, pure se fuori c'è ancora un metro di neve.

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