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Immagini viaPrima che Ziv Schneider creasse il Museo dell'Arte Rubata accessibile con l'Oculus Rift, un'altra istituzione—anch'essa chiamata Museo dell'Arte Rubata—inaugurava la sua esposizione di capolavori scomparsi o rubati. Le opere possono essere osservate attraverso lo schermo di un tablet o di uno smartphone. Con questi dispositivi, messi di fronte a dei marker incorniciati, il potere della realtà aumentata rivela i dipinti perduti tra cui Il Ponte di Waterloo di Monet e i Papaveri di van Gogh, tra altri lavori “dal valore inestimabile.”“L'esposizione enfatizza la sensazione di perdita mostrando tele vuote incorniciate, che prendono vita soltanto quando i visitatori le guardano attraverso lo smartphone o il tablet,” ha spiegato l'agenzia responsabile del progetto, Wijdoendingen. L'idea era quella di fare in modo che i marker fossero trasferibili, in modo che si potessero ammirare i capolavori perduti anche da casa propria.Wijdoendingen ha usato il Museo dell'arte Rubata anche come un'occasione per mostrare un'app che permetterà ai collezionisti di comprare, affittare e prendere in prestito l'arte in realtà aumentata proveniente da gallerie di tutto il mondo.Cliccate qui per saperne di più sul Museo dell'Arte Rubata.