Alla quinta settimana di sit-in che ha seguito la “Marcia per la rivoluzione”, il primo ministro Nawaz Sharif ha minacciato di rimuovere con la forza quello che è ormai diventato un campo di protesta organizzato. VICE News si è recata nell'area antistante gli uffici governativi di Islamabad, dove i manifestanti hanno allestito strutture sanitarie, centri ricreativi e scuole da campo, il tutto mentre la polizia ha continuato a compiere incursioni notturne e, secondo le testimonianze, portato a termine centinaia di arresti. L'operato delle forze dell'ordine è stato ulteriore motivo di indignazione, mentre il leader dell'opposizione Imran Khan sostiene che il numero delle morti fra i manifestanti sia stato intenzionalmente occultato. Dopo aver dichiarato che non si arrenderà finché il primo ministro non rassegnerà le dimissioni, Khan ha annunciato una protesta fissata per il 19 settembre.