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Pharrell diventa un anime

Pharrell Williams e l'artista "superflat" Takashi Murakami ci parlano della loro ultima collaborazione, splendida sia a livello visivo che musicale.

Pharrell Williams e l'artista "superflat" Takashi Murakami hanno appena ultimato una collaborazione: si tratta di un video remix speciale per il lungometraggio di Murakami Jellyfish Eyes, che fa emergere il lato più scanzonato dell'artista giapponese e vede Pharrell trasformato in un personaggio di un anime. Nel video della canzone, un remix di "Last Night, Good Night" di livetune, oltre a Pharrell con l'ormai celeberrimo cappello di Vivienne Westwood ci sono personaggi del film che ballano insieme alla pop star virtuale Hatsune Miku.

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Ecco cosa ha detto Pharrell del suo remix "Last Night, Good Night (Re:Dialed) -Pharrell Williams Remix-": "Visto che avevamo già collaborato in passato, naturalmente ho accettato subito quando Takashi mi ha cercato. Ci siamo incontrati nel suo ufficio a Tokyo e mi ha presentato il progetto. Dopo un quarto d'ora sapevo già cosa avrei dovuto fare, ma mi ci è voluta qualche settimana per arrivare a creare la musica." Il risultato è un groove etereo e pulsante in cui un costante suono di respiri fa da sottofondo alla voce sintetica della cantante.

"Mi piacciono i percorsi che Takashi fa fare al suo pubblico, che sia con Jellyfish Eyes, con i suoi dipinti o le sue sculture," ci ha detto Pharrell in un'email. "Non mi ricordo esattamente la prima volta che ho visto una sua opera, ma sicuramente ho iniziato a prestargli più attenzione dopo la sua collaborazione con Louis Vuitton. Il modo in cui usa i colori e i personaggi mi comunica qualcosa e mi fa perdere tra i vari livelli della sua pittura."

Il video porta lo spettatore oltre Jellyfish Eyes, in un luogo di immaginazione pura. In proposito Murakami ha detto: "Da qualche parte nello spazio infinito Pharrell, Miku e livetune stanno descrivendo il mio film a un pubblico di robot apparentemente senz'anima. Pharrell mi ha dato indicazioni solo per quanto riguardava l'outfit del suo personaggio, ma a parte quello mi ha lasciato la più totale libertà. Dai primi schizzi dei personaggi al risultato finale sono passati quattro mesi."

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Immagine dal video di "Last Night, Good Night (Re:Dialed) -Pharrell Williams Remix-".

Ormai Pharrell e Murakami sono due vecchi amici le cui collaborazioni, da Simple Things a "Last Night, Good Night", sono praticamente una certezza. "Siamo dei professionisti, entrambi abbiamo iniziato con pochi mezzi, ed entambi sembriamo bambini nel corpo di di due adulti," ha detto Pharrell, "Quindi direi che siamo simili. Non credo che ci siano differenze tra di noi; con i nostri lavori vogliamo far viaggiare le persone."

E Murakami è d'accordo: "Quando ci siamo conosciuti lui era già famoso, eppure si è avvicinato a me con un atteggiamento estremamente umile ed educato; sono rimasto molto colpito dalla sua umanità. Anche adesso, dopo un anno di successi incredibili, il suo atteggiamento non è cambiato di una virgola. Lo considero un grande artista e anche un modello a cui guardare."

La prima volta che si sono incontrati hanno ingranato subito. "Mi pare che ci siamo conosciuti a Los Angeles, alla sua retrospettiva al MOCA, abbiamo cenato insieme," ci ha detto Pharrell Williams. "Quello che mi piace di Takashi è che ascolta le idee degli altri. Poco dopo ci siamo incontrati di nuovo a Tokyo. Volevo collaborare con un artista per Simple Things, e quindi ho mostrato una presentazione al suo ufficio Kaikai Kiki pensando 'Perché non puntare al massimo?' Credevo che mi avrebbe rispedito a casa, e invece ha iniziato subito a buttare giù delle idee. Aveva già fatto più di quanto mi sarei aspettato prima che lasciassi il suo ufficio, ed erano solo schizzi cartacei, quindi puoi immaginare come mi sono sentito quando ho visto il lavoro finito."

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Takashi Murakami ci ha anche dato qualche dettaglio in più sulla trama:

La guerra del Pacifico è terminata con le bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki. Da quel giorno fino ad oggi il Giappone ha sempre combattuto contro il fantasma delle bombe e delle radiazioni. Questa battaglia si è materializzata nel manga più conosciuto di Osamu Tezuka, Tetsuwan Atom (Astroboy in Occidente), che nel titolo comprende la parola atomico, e anche in film come Godzilla, il mostro nato dalle radiazioni. I giapponesi sono affezionati ad opere come queste, che in qualche modo cercano di farci superare le paure collettive, e mostri e robot sono tra le creature più amate dalla sottocultura otaku. La tragedia di Fukushima che ha colpito il Giappone nel marzo 2011 è stata molto più dura delle storie horror create da questa sottocultura, e il disastro nucleare dovuto allo tsunami è ancora una ferita aperta per noi. Ho creato Jellyfish Eyes proprio per cercare di accettare questi nuovi fantasmi.

Murakami, che si è occupato di tutti gli aspetti del film "dalla raccolta dei fondi, alla sceneggiatura, ai CG, alla colonna sonora e al marketing," vede il film come un passaggio dai suoi lavori strettamente artistici ad un nuovo mondo. "Volevo imparare più che potevo della cultura cinematografica. Allo stesso tempo ho iniziato a lavorare su Jellyfish Eyes 2, quindi sono ancora in fase di apprendimento."

Alla fine si tratta di rendere reale l'immaginario, e di farlo così bene che persino Pharrell ha voluto essere coinvolto. Quando gli è stato chiesto se preferiva diventare il personaggio di un cartone o di un anime, non ci ha pensato due volte: "Anime," è stata la sua risposta. "È sempre stato un mio sogno, perciò è stato incredibile vedere il video di questo remix." E noi siamo d'accordo con lui.

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Qui sotto potete rivedere il nostro documentario su Murakami in cui ci parla di Jelleyfish Eyes:

Crediti delle immagini: © Crypton Future Media, INC. ©2014 Takashi Murakami/Kaikai KikiCo., Ltd. Tutti i diritti riservati.

Al momento JELLYFISH EYES è in tour tra le principali istituzioni artistiche degli Stati Uniti. Murakami e Pharrell hanno collaborato anche nell'ideazione di una t-shirt ispirata al film, acquistabile alle proiezioni, sul webstore e nel negozio BBCICECREAM di New York.

Per avere più informazioni su JELLYFISH EYES visita il sito:http://www.jellyfisheyesthemovie.com