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Guida ai festival

Tutto quello che devi sapere per arrivare vivo alla fine di un festival

Hai dimenticato la tenda? Sei ferito? Hai la nausea? Un esperto ci ha spiegato come sopravvivere alle condizioni più estreme.
Lisa Lotens
Amsterdam, NL

I festival non sono così diversi dai corsi di sopravvivenza o dall'escursionismo estremo. In tutti questi scenari, per giorni bisogna affrontare circostanze fuori dal comune. E a parte la crema solare di marca generica che puoi trovare alla tenda del pronto soccorso, c'è poco da fare affidamento sugli organizzatori del festival: devi vedertela da solo.

Per prepararmi alla stagione dei festival, mi sono fatta accompagnare in un viaggio nella natura dall'esperto di sopravvivenza ed ex boscaiolo Vincent van Dalen. Gli ho chiesto alcuni consigli che mi aiutassero ad arrivare in fondo a un festival.

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RIFUGIO

Diciamo che hai pensato a tutto: assorbenti, shampoo secco, un paio di tacchi alti per ogni necessità, ma accidentalmente hai dimenticato la tenda. Purtroppo, nelle praterie infinite dell'est Europa dove sei diretto non è facile trovare carcasse di cammello per passarci la notte come farebbero Bear Grylls o Luke Skywalker. Per proteggerti dal sole cocente o da un acquazzone improvviso in assenza di cammelli morti dentro la cui carcassa cercare rifugio, la cosa da fare è costruirti una casetta. Vincent mi spiega, "Cerca bastoni lunghi, rami di pino, muschio e foglie. Crea una struttura a forma di A posizionando due rami diagonalmente l'uno contro l'altro, uniti alla sommità. Poi fissa un terzo bastone alla struttura, che faccia da 'messa a terra'. Quest'ultimo ramo è la 'spina dorsale' a cui fissare tutti gli altri rami, in diagonale. Infine, ricopri il tutto con rami di pino, riempi i buchi con il muschio e poi distendi sull'intera struttura una coltre di foglie."

CIBO

Hai fame. Il tuo primo istinto è sicuramente di perlustrare la zona alla ricerca di yak al pascolo a cui strappare il fegato con le mani sporche di fango per mangiarlo crudo. Purtroppo, non ne vedi. Comunque, hai portato numerosi barattoli di würstel. Ma non hai l'attrezzatura per riscaldarli. La prima opzione a tua disposizione è di metterti a sedere e deprimerti; l'alternativa è di prendere in mano le redini del tuo destino.

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Secondo Vincent creare un fornello su cui riscaldare i würstel è semplice. Prendi un barattolo di latta vuoto. Fai alcuni fori sul fondo. Metti sul fondo del barattolo erba secca, rametti, pezzetti di tessuto. Se hai a disposizione solo erba umida e fangosa, mettitela sotto la maglietta e si asciugherà in pochissimo tempo. "Fai due fori su ogni lato nella parte superiore della lattina, in modo che siano più o meno simmetrici. Infila nei fori che hai creato due chiodi della tenda, orizzontalmente, in modo che facciano da appoggio per l'altro barattolo, quello con dentro i würstel. Accendi il fuoco, metti i würstel sui chiodi e dieci minuti dopo il pranzo è servito." Se tu fossi un vero avventuriero, mangeresti tutta la confezione.

CACCA

Non c'è assolutamente nulla di naturale nella cacca piena di droga e sostanze chimiche che ottura i bagni chimici dei festival. E tu non vuoi averci a che fare. Vincent è d'accordo. "La cacca si fa nella natura, o in una profonda trincea che avrai scavato nelle vicinanze della tua tenda durante i festival." Per pulirti usa il muschio, come ti diceva tua nonna.

FERITE

Sei in mezzo al pogo tutto contento quando improvvisamente un esagitato coi capelli lunghi ti graffia sulla guancia con le sue unghie sporche. Nessun problema! Precipitati verso la boscaglia, aggira i fattoni che fanno pipì e cerca una pianta chiamata achillea. Come spiega Vincent, è possibile riconoscerla dalle foglie ben distribuite e dai minuscoli fiori bianchi. Posa le foglie sulla ferita aperta. Il sangue inizierà a coagularsi nel giro di pochi minuti. Con la tua nuova crosta sulla guancia, puoi tornare nella mischia.

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IDRATAZIONE

Durante i festival, litri di sudore abbandonano il tuo corpo. Forse perché hai montato la tenda sotto il sole cocente o perché ti stai drogando troppo. È importante rimanere idratati, ma non sempre nelle aree campeggio è così facile trovare acqua potabile. Ecco alcuni esempi di cui tenere conto: Bear Grylls, ad esempio, si piscia sulla maglietta e poi se la avvolge intorno alla testa. E se ha proprio sete beve il proprio piscio da una pelle di serpente. Però, ehi, tu sei a un festival con altre 60mila persone, e quindi mettersi in testa una maglietta imbevuta di piscio non è l'opzione migliore.

Vincent consiglia di fare un imbuto con una foglia spessa e grande e inserirla nella bocca della borraccia in modo che, in caso di forte acquazzone, l'acqua si raccolga e possa poi essere bollita e utilizzata. Un altro consiglio di Vincent, che però è valido solo in primavera, è quello di rompere un ramoscello di faggio (riconoscibile dalla corteccia bianca) e metterlo in bilico sopra la borraccia. In questo modo potrai raccogliere acqua zuccherata che non solo è buona, ma è anche un ottimo antidoto per l'hangover. E ti farà sentire un vero esperto di sopravvivenza.

IGIENE

Se hai l'alito pestilenziale, soprattutto dopo aver avuto a che fare con il pene di qualche giornalista musicale poco pulito, puoi crearti uno spazzolino da denti con il ramoscello di faggio sopra citato. "Appiattisci un po' la parte superiore finché non somiglierà a un pennello," dice Vincent. Usalo per strofinarti i denti e, in poco tempo, l'odore pestilenziale svanirà.

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Secondo Vincent, è possibile far brillare anche altri importanti accessori che hanno bisogno di essere puliti, come pentole e padelle, bruciando dei ramoscelli e usando la cenere per grattar via i maccheroni incrostati.

NAUSEA

Hai buttato giù un hamburger mollissimo a stomaco vuoto—vuoto, a parte le droghe. Pessima idea. La carne semicruda era già sufficiente a stenderti, anche se non avessi visto quel dreadlock del cuoco che continuava a cadere nel panino. Hai la nausea!

Ma anche stavolta la natura ha una soluzione per te. "Il carbone assorbe tutte le tossine, quindi mangiane un pezzo," consiglia Vincent. In brevissimo tempo sarai di nuovo a ballare in mezzo alla gente, coi denti neri. E poi tornerai a casa: vivo, quindi sii fiero di te.

Questo articolo fa parte della Guida di VICE ai festival.