Un anno di...
Come l'iper-produttività si è mangiata prima il nostro lavoro, poi anche la nostra vita
Oggi, con un confine tra lavoro e vita privata sempre più sottile anche a causa della pandemia, ci obblighiamo a essere la versione migliore di noi stessi persino quando dovremmo staccare.
Viviamo in tempi strani, e la nostra casa non ci protegge più dal mondo esterno
Uno scrittore spiega perché da anni viviamo una crisi dell'abitare, reale e metaforica, e cosa ha fatto la pandemia per aggravarla.
Prima della pandemia, non avevo capito fino in fondo la mia ansia
Il lockdown mi ha fatto capire che l'ansia sociale ha molte sfaccettature.
L'ultimo anno mi ha fatto rivalutare completamente il rapporto coi miei genitori
I rapporti coi miei erano cristallizzati al momento in cui ero andata via di casa, a 19 anni, con tutti i conflitti dell'epoca. Con la pandemia, le cose sono cambiate.
Ho lasciato la città per via della pandemia, e non me ne pento
Abbiamo intervistato un po' di persone che hanno avuto la possibilità di lavorare da remoto lasciando Milano, Bologna o Firenze.
Un po' di persone parlano dei 'vizi' che hanno abbandonato dopo mesi chiuse in casa
Erba, sigarette, shopping online, unghie: un po' di persone ci raccontano come hanno smesso durante la pandemia e i vari lockdown.