Tutte le foto per gentile concessione dell'intervistato
Probabilmente non lo sapete,- anche perché non lo sapevo neanche io prima di qualche settimana fa-, ma quando si organizzano cene di Stato importanti, o inaugurazioni di Olimpiadi, insomma cene con capi di stato e gente facoltosa, esiste un’associazione di cuochi che viene chiamata a cucinare. Si chiama Euro Toques, è partita da un’idea di Paul Bocuse, e a capo della sezione italiana di quest’associazione assai prestigiosa c’è Enrico Derflingher, che nel suo curriculum potrebbe scrivere senza aggiungere orpelli “Cuoco dei potenti”.Quando la Regina si alza da tavola, devono alzarsi tutti. Se lei non ha più voglia di stare seduta, devi mandare giù l’ultimo boccone e la tua cena finisce lì.
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La regola qui è che quando la Regina si alza da tavola, devono alzarsi tutti. La cena finisce quando la Regina finisce di mangiare. Se lei non ha più voglia di stare seduta, devi mandare giù l’ultimo boccone e la tua cena finisce lì.” Il tutto, prima e dopo, innaffiato con la passione ormai proverbiale della Regina Elisabetta per l’alcol. Tale madre tale figlia, dato che anche la Regina Madre si divertiva a sollazzarsi con un bicchiere di whisky. “In particolare lo scotch Lagavulin, che è una delle distillerie con il sigillo reale: per loro hanno delle bottiglie speciali.” Ma anche gin, di cui Elisabetta è amante. “I principini Harry e William spesso volevano pizza, hamburger e spaghetti con le meat balls.”Quando fai questo mestiere non puoi rivolgere la parola ai reali se non lo fanno prima loro con te.
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Ma i reali britannici non sono gli unici potenti a cui Enrico ha fatto da mangiare: oltre a loro, ha cucinato per diverse cene di stato in Italia e in varie ambasciate e c’è stato anche un presidente degli Stati Uniti, George W. Bush padre, che se l’è portato alla Casa Bianca. “Carlo si vantava sempre di me e della mia cucina. Una volta cucinai a un evento a Londra con il presidente Bush, Ronald Reagan e Gorbachov. Il presidente Bush mi volle a tutti i costi e andai a cucinare per lui alla Casa Bianca.”Ovviamente stando in un luogo di potere come quello ti senti dentro la storia. Come quando dovetti cucinare una cosa al volo per il presidente e la sua segretaria perché Bush doveva decidere l’attacco nel Golfo.
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E qui arrivano aneddoti per cui Alessandro Barbero sbaverebbe sognando di essere una padella e assistere a certe scene. “Alla Casa Bianca era totalmente diverso: alla formalità dei Reali si sostituì l’informalità di un presidente che faceva spesso grigliate alla texana in giardino per 50 persone e un’attenzione maniacale alla sicurezza: per esempio, se il presidente doveva andare in bagno, doveva scriverlo su un bigliettino che consegnava al capo della sicurezza, che andava a controllare se il bagno fosse sicuro.”Enrico continua: “Ovviamente stando in un luogo di potere come quello ti senti dentro la storia. Come quando dovetti cucinare una cosa al volo per il presidente e la sua segretaria perché Bush doveva decidere l’attacco nel Golfo.” Ora provate a smettere di pensare a George W. Bush senior che si scofana dei sandwich nella War Room, dai, mentre decide di compiere guerre senza senso.Dopo essere stato a capo delle cucine dei più potenti Enrico ha aperto l'hotel Eden a Roma, dove è stato per nove anni. Una delle prime clienti a Roma è stata Margaret Thatcher, a seguire George W. Bush JR. Dopo Roma, è toccato al Palace Hotel di St Moritz e infine al ristorante di Armani alla Ginza Tower di Tokyo.Sì, direi che se avessi il suo curriculum basterebbe solo la voce: “Cuoco dei Potenti”.Segui Andrea anche su Instagram.Segui MUNCHIES su Facebook e InstagramSe il presidente doveva andare in bagno, doveva scriverlo su un bigliettino che consegnava al capo della sicurezza, che andava a controllare se il bagno fosse sicuro.