Joan Donatelle/Twitter
A dicembre la James Beard Award Foundation ha rilasciato un comunicato sul proprio sito con cui condannava i casi di molestie sessuali che avevano travolto il settore gastronomico. E con cui, allo stesso tempo, annunciava provvedimenti.“La James Beard Foundation e i membri del suo comitato riconoscono la gravità delle accuse di molestie sessuali e condotta inappropriata riguardanti alcuni dei precedenti vincitori del JBF Award”
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E queste non si sono dimostrate solo parole vuote: la fondazione ha già iniziato a prendere provvedimenti. Pochi giorni fa infatti han inviato a siti come Eater una mail in cui si spiega che il comitato si riunirà per capire come stabilire, e mantenere nel tempo, aspettative più alte in termini di condotta. A cominciare dalle candidature che giungono loro per i semifinalisti del premio: la fondazione chiede a chiunque le faccia di tenere in considerazione anche la condotta sessuale.Nonostante in Italia non siano ancora emersi scandali di questo calibro nel mondo della ristorazione, provvedimenti simili sarebbero più che benvenuti anche da noi da parte congressi di cucina, guide ai ristoranti, comitati per l'assegnazione di premi o semplicemente figure con un'importanza nel settore gastronomico. Ora più che mai sono necessarie prese di posizione ferme, che condannino ma soprattutto provino a trovare soluzioni a un problema che, possiamo (purtroppo) dirlo con notevole certezza, è presente anche nei ristoranti italiani.“Mentre continuiamo a monitorare le notizie, la Foundation e i membri del suo comitato stanno riconsiderando la loro policy, per assicurare l’integrità dei nostri premi e per essere certi che rimangano un esempio di eccellenza e una fonte di ispirazione nel settore”.