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Cibo

La pizza bruciata della pizzeria Da Michele di Napoli è la polemica dell'estate che aspettavate

Si muore di caldo e l’ultima cosa che vogliamo vedere è qualcosa di nero da mangiare
Andrea Strafile
Rome, IT
Collage via Facebook

È inizio agosto, fa così caldo che le facce si sciolgono in un’orrenda danza sudata e liquida e la città è tanto vuota da sembrare una distesa oceanica di catrame e cemento. In condizioni del genere non potete pretendere che l’argomento della settimana, anzi chiamiamola pure polemica, sia quantomeno seria.

Anzi, assomiglia tanto a una cagata.

L’argomento è la pizza, signore e signori, il focus quanto può essere bruciacchiata prima di essere definita immangiabile.

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La scintilla che ci permette di parlare della pizza bruciata in questo torrido caldo infame, è la notizia dell’improvvisa impennata di notorietà de La Boss delle Pizze, aka Ersilia Cacace, che mangia davvero un sacco di pizze a settimana e le condivide sui social. Ersilia è stata una manciata di giorni fa nella storica e premiatissima Antica Pizzeria da Michele, nel quartiere Forcella di Napoli. Quella vera, dove devi aspettare due ore prima di prendere una pizza.

Insomma, dato che è sempre un bel momento, ha deciso di incidere a lettere e pixel indelebili nei server dei server amen, l’avventura con la sua marinara. Sguardo sornione alla camera, un morso alla fettona di pizza e la splendida frase “Dopo tutte le marinare che mi avete mandato, stamattina sono dovuta uscire di corsa” in testa al post.

Screen via Facebook Ersilia Cacace

Ersilia ha postato, ha chiuso, si è goduta la pizza e quando ha riacceso il telefono si è ritrovata un boato di notifiche di commenti come riporta Scatti di Gusto.

Era buona? Molto probabile. Di certo la parte sotto della pizza era veramente molto nera. Il che ha scatenato una mitraglia di opinioni e suggerimenti.

“Rimanda indietro quella pizza, è bruciata dc”, le dice un utente. Dc non sta per Democrazia Cristiana.

“È carbonizzata sta pizz”, come fa notare un altro.

E poi: “Mamma mia, che è na bruschetta sotto” .

Ovviamente l’occasione ha scatenato quella che è la grande livella sociale. Il punto non è più l’errore, ma il fatto che in una delle pizzerie leggendarie di Napoli possa accadere una cosa del genere senza che nessuno apra bocca.

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C’è una vera e propria fazione tra i commenti dei pizzaioli che si lamentano di come, se fosse successo a loro, la loro pizzeria avrebbe dovuto dichiarare il fallimento.

“Ragazzi io faccio il pizzaiolo da 30 anni….fidatevi se sbagliamo noi la porteranno in cima al monte, se succede a ste pizzerie cosiddette famose nessuno parlerà fidatevi”. È il primo commento di una serie piuttosto nutrita.

L’80% delle pizze che servono loro è sempre così! Ma che dire loro sono storia se lo facessimo noi già avremmo chiuso bottega. (emoticon che si spiscia con due lacrimucce)”, dice un altro.

E in effetti a vedere un po' di foto sparse qua e là, tra Instagram e TripAdvisor, non è una, ma sono diverse le pizze carbonizzate. A volte sotto post ignari, altre vere e proprie lamentele.

Se c’è anche chi prova a difendere pizzeria e pizzaioli perché “alle 14.30 la pizzeria Da Michele avrà già fatto 500 pizze…può capitare a tutti!”, dall’altra parte si urla al complotto dei poteri forti.

“Top bruciate no top 50. Le grandi selezioni….a questo servono”, si lamenta un altro utente facendo riferimento alla classifica appena uscita di 50 TopPizza, che seleziona le migliori del mondo e in cui l’Antica pizzeria Da Michele di Napoli figura al 19esimo posto.

“Tutte finte ste classifiche”, gli fanno eco sotto.

Può darsi, ma di certo fa troppo caldo per impantanarsi in un discorso complesso come la veridicità delle classifiche gastronomiche, vi prego.

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In risposta all’accaduto, La Boss delle Pizze ha detto a Munchies Italia: “Da Michele la pizza non è perfetta e non pretendono di dire che sfornano un prodotto perfetto. Io l’ho ordinata, mangiata tutta, pagata, sono uscita e l’ho postata. L’ho lasciata pubblicata per vedere quanto in basso potessero arrivare i commenti.

Questo è quanto. Nessuno è obbligato ad andarci, io ci andrò ancora, non voglio più polemizzare”.

E ci si è aggiunto anche Alesandro Condurro della pizzeria, che ha donato la sua parte di veleni con commenti e post sul profilo personale esilaranti. Come la foto di lui che mangia sushi insieme alla figlia ponendo in effige: “La sushimania ha preso Andrea…sarà bruciato? Buona cena a tutti!!”

Tra puritanesimo, buonsenso e l’umanità dell’errore, ci è stata donata la polemica della settimana.
Ma blanda, non troppo arrabbiata.Perché incazzarsi fa venire ancora più caldo, e più caldo di così in mezzo a forni e sole e asfalto che si muove fa presto a diventare un servizio di Studio Aperto.

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