Roma é la mia seconda casa, e per questo cerco sempre di essere aggiornata su nuove aperture e soprattutto sui posti più instagrammabili. Si, quei posti che in quanto a luce, tavoli e piatti ti aiutano a ricevere un sacco di like su Instagram. Un buon profilo non si costruisce mica dalla sera alla mattina. Eh no!Non che dobbiate scegliere un posto dove mangiare in base a questi connotati, ma se voleste provarci - il mondo ha bisogno di altri influencer? No! - ho passato un giorno intero a, dalla colazione al dopo cena, a fotografare il cibo in post a prova di filtro
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Colazione - Les Marionnettes – Bio Art
Ordino un latte macchiato, un succo al mirtillo e una crostata con marmellata di albicocca. Il cameriere mi propone anche due mini muffins appena sfornati, red velvet e classico, ovviamente accetto. Faccio la classica foto dall'alto con il marmo del tavolo come sfondo.Perfetta!
@lesmarionnettesromeFaccio una passeggiata fino al Colosseo e ho fame. Sono le 13, un po' presto per lo standard romano, ma inizio a pensare a dove posso rintanarmi per un pranzo easy e per qualche scatto da artista di Instagram.Zona Celio, conosco Caffè Propaganda; c’ero andata per l'insediamento del nuovo Chef Fabio Pecelli, ma voglio riprovarlo con calma. Sembra di essere a Parigi, arredi bianco e nero. Bellissimo bancone a L, ma per le foto scelgo un tavolo (di marmo) sotto la finestra.
Pranzo - Caffè Propaganda
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Voglio prendere un piatto firma dello Chef - così lo taggo se è su Instagram - e chiedo un consiglio per la seconda portata. Come antipasto ordino l'uovo "Parisi", cotto a 65° per un'ora, salsa di parmigiano, verdure saltate, crumble al parmigiano e cialda di proteina di parmigiano soffiata.
L'uovo é una nuvola che si adagia nella cremosità del formaggio. Leggero e profumatissimo. Un piatto che si presta al tipico scatto dall'alto o anche da una prospettiva più drammatica come questa.
Nel frattempo dalla cucina mi consigliano, per completare il pasto, il coniglio che si trasforma in porchetta: la carne bianca viene condita come con rosmarino, sale, pepe e un pizzico di curcuma, servita con una schiuma ace, carote al burro e fondo di estratto di olive. La dolcezza delle verdure compensano la sapidità del coniglio porchettato che rimane morbidissimo all'interno della sua crosta croccante. Pane rigorosamente fatto dalla brigata con lievito madre e farina di grani antichi.Esco leggera e molto soddisfatta. Ho un bel po’ di foto per la mia stories su MUNCHIES e per il mio profilo Soup Opera.@caffe_propagandaInizio a riavere fame, e il mio Instagram nei prossimi giorni necessita di scatti: la cena é ancora lontana, sono le 18. Sono in centro e bere bene nel cuore del turismo non é facile. Instagram mi aiuta anche a trovare il posto perfetto per una buona foto. Sono in Piazza San Pantaleo, a due passi da Piazza Navona trovo Pantaleo – Food Wine Mixology, che ha sostituito una storica libreria. I cocktail sembrano interessanti, e secondo me in foto sono una bomba; decido di entrare.
Aperitivo - Pantaleo
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Luce bassa, arredi rossi e grigi, un murales del santo sul muro e cucina a vista. Scelgo di mettermi al bancone, voglio vedere la bar lady dai capelli rossi all’azione (e fare qualche video con lei). Mi colpiscono, oltre alla bella carta di vini composta da circa 40 etichette, i drink a base di sake, gin e tequila.Sono indecisa, ma scelgo Fight Club: Gin London, Sciroppo di spezie mediterranee, limone, velluto alcolico di lamponi e crosta di polvere di olive. È uno spettacolo vederne la preparazione, lunga ma poetica. Nel frattempo arriva un piatto - una bella ceramica che su Instagram va sempre bene - con polpetta di taralli e verdure croccanti ripiena di caciocavallo, peperone papecchia ripieno di tonno rosso sott'olio e crostino di pane con baccalà mantecato e cipolla in agrodolce.
Fight Club non mi ha steso, ne prendo un altro. Scelgo però base tequila questa volta. Peperita, interpretazione del Margarita: Mazcal joven Yuu Baal, sciroppo d'agave, acqua di pomodoro, crosta di sale Maldon affumicato, lime e peperoncino. Decisamente nelle mie corde! Per non ubriacarmi voglio guardare il menu e scopro crudi di pesce, jaked potato, carne e terrine, sono incuriosita però dalla pizza liquida. Leggo gli ingredienti e la ordino subito: pane ai cereali tostato e frullato con acqua e olio, farcito con mozzarella di bufala campana, salsa di pomodoro e origano. Non ha l'aria di una vera pizza ma il profumo è davvero quello della margherita. Un cucchiaio via l'altro e la finisco, il drink già l'avevo seccato.
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Parte il deejay set e io me ne vado.@pantaleoromaPer chiudere il mio tour dei posti più Instagrammabili di Roma scelgo obbligatoriamente un ristorante stellato (una, non esagero): Magnolia Restaurant, nella sontuosa cornice del Grand Hotel di via Veneto, capitanato da Chef Franco Madama.Madama é conosciuto per i suoi quadri, piatti unici che raccontano le esperienze personali dello chef legate alla natura e al territorio italiano, interpretati con grande creatività e cura maniacale per l'estetica. Delle vere e proprie opere d'arte. Ovviamente super instagrammabili; pensa a quanti like si prendono con uno di questi.
Cena - Magnolia Restaurant
Dopo l'amuse bouche di rito, partiamo con l'entrée composto da finta oliva di cozze, ceci e pecorino, macaron di parmigiano e sfere di aceto balsamico, maritozzo con stracciatella di bufala e mortadella, e per pulire il palato chips di riso con burro d’acciuga, cavolo romano e caviale di coregone.
Il tutto innaffiato da un Vouette et sorbee cuvée de Fidele che mi accompagnerà per tutto il percorso. Ma io sono impaziente, devo mettere qualcosa su Instagram: aspetto il primo quadro e arriva M uschio (manzo marinato, parmigiano reggiano affumicato, tartufo bianco, spugna al prezzemolo e alla camomilla, gel di acetosella, chips di riso nero selvaggio, marshmallow alla menta salata, crema di cavolfiore e dragoncello).Tutti gli ingredienti sono riconoscibili, in totale armonia e nel mio palato c'è una festa! Il manzo marinato é strepitoso e si sposa benissimo con la freschezza e la dolcezza del marshmallow.
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Lo stomaco é totalmente aperto, pronto ad accogliere il primo: una carbonara, ovviamente interpretata: spaghettone avvolto da una crema di tuorlo con blend di pecorino di fossa di Sogliano e pecorino di Pienza, polvere di grissino al carbone e pepe di cubebe, guanciale del Lazio stagionato che ha delle note delicate quasi a ricordare un prodotto iberico.
Il secondo quadro mi viene raccontato direttamente dallo Chef che mi teletrasporta in una baita in alta quota con caminetto acceso; si chiama v igna rossa ed é composta da guanciale di vitello brasato con purea di patata alla salsa verde, diverse forme e consistenze di rapa e radici, riduzione di Barolo. Sento caldo al cuore e una pioggia di cuori arrivare su Instagram.E per concludere i dolci.
Il dessert mi strabilia: aspetto con curiosità il dolce al cioccolato, che “parla”, mi viene presentato così. Il cioccolato in tutte le sue forme, quasi tutte da me conosciute (cremoso, mou, cialda, biscuit) ma improvvisamente un tuffo nel passato. Vi ricordate i Frizzi Pazzi? Quelle caramelline frizzanti che ci divertivano tanto da piccoli? Qui sono al cioccolato e realizzate a regola d'arte, rumorose e persistenti, iniziano a farmi ridere da sola al tavolo.@magnolia.restaurantIl mio Instagram gioisce, la mia pancia pure, aspetto di capire quanti follower arriveranno dopo tutte questa foto.