Tutte le foto per gentile concessione di Untitled Bar
Per chi come me ama il mondo del bere miscelato, Londra è una tappa imprescindibile: un luna park malvagio e affascinante che subito ti risucchia, regalandoti hangover ininterrotti per tutta la durata del tuo viaggio.“Pensa alla prima volta che hai aperto la bocca per mangiare un fiocco di neve. Non pensare solo al gusto, ma alle sensazioni: volevamo ricreare un ricordo.”
Pubblicità
Pubblicità
“Per quanto riguarda i cocktail, cerchiamo di accontentare tutti,” mi dice Ferdinand versandomi da una borraccia d’acciaio un drink trasparente in una coppetta. “Ma oltre ai classici e alle cose più semplici, abbiamo dei cocktail un po’ borderline. Ci piace sperimentare e ci piace ragionare anche per ricreare dei sapori e delle sensazioni.” Da quei laboratori è uscito, per farvi capire, un Nosferatini: un Martini Cocktail che sembra fatto di sangue di cui i nostri colleghi di Munchies UK hanno fatto un video.“Ri-distilliamo della vodka diverse volte e ci mettiamo argilla bianca e gesso: sono due minerali e ci servono appunto per dare al drink le note minerali e insieme fresche della neve”
Pubblicità
Nel frattempo guardo il liquido trasparente nella coppetta e, con la testa un po’ annebbiata, comincio ad assaggiare “Snow”, il cocktail che sa di neve. Le poche sinapsi utili rimaste erano confuse: riuscivano a codificare un sapore vagamente dolce e vagamente corposo, ma non c’era nessuno strumento mentale per cogliere della neve in quel bicchiere.Così Ferdinand mi ha aiutato. “Pensa alla prima volta che hai aperto la bocca per mangiare un fiocco di neve,” mi ha detto. “Non pensare solo al gusto, pensa alle sensazioni. È questo che volevamo ricreare: un ricordo.” Ed è in quel preciso istante che ho assaggiato di nuovo, ho capito e il cervello mi è praticamente esploso: stavo bevendo il ricordo di me bambino che apriva la bocca per accogliere dei fiocchi di neve.
Come potevano aver fatto una roba simile?“Abbiamo studiato anni per arrivare al giusto sapore e alla giusta consistenza. E abbiamo fatto un sacco di prove,” mi racconta Ferdinand. “Per farlo ri-distilliamo della vodka diverse volte e in alcune di queste ci mettiamo, tra le altre cose, argilla bianca e gesso: sono due minerali e ci servono appunto per dare al drink le note minerali e insieme fresche della neve. Poi lo distilliamo con dei funghi enoki per dargli quel lieve sentore di terra e aggiungiamo acqua minerale e dello zucchero per far uscire il sapore e dare la giusta texture.”
Pubblicità
“Un cocktail sa del profumo di terra bagnata, uno di riso nel senso di amido. E uno di luna”
Pubblicità
Segui MUNCHIES su Facebook e Instagram.