Ormai è praticamente certo che, per questioni legate all'emergenza sanitaria che stiamo vivendo, la ristorazione sarà tra le ultime categorie a riaprire i battenti durate la Fase 2, una fase di lenta ripresa di tutte le attività produttive dopo il lockdown di due mesi. Secondo delle bozze del Governo che circolano in questi giorni - e di cui ancora non ci sono conferme - si ipotizza una riapertura a metà maggio.Quello che mi auguro davvero è che ci diano la possibilità di scegliere di rimanere chiusi fino a che il virus non è debellato. Se riapriamo e non ci danno la possibilità di tenere la cassa integrazione per alcuni di loro cosa posso fare?"
Tiziano Palucci, Barred (Roma)
"Prima riapriamo il locale meglio è, perché le spese camminano anche a porte chiuse"
Pietro Caroli, Trippa (Milano)
Viene data a noi la responsabilità di garantire la sicurezza dei clienti, ma se ciò comporta un lavoro ingestibile preferisco tenere chiuso.
Uno degli errori più grandi dei ristoratori è stato quello di non creare un consorzio forte con cui poter combattere emergenze come questa tutti uniti, far sentire la nostra voce.
Jacopo Mercuro, 180 Grammi (Roma)
Aprire dobbiamo riaprire, questo scherzo ci sta costando intorno ai 10.000 euro
Eugenio Boer, Bu:r (Milano)
In questo momento sarà importante dare spazio agli ingredienti italiani per aiutare i piccoli produttori messi in difficoltà.