Io sono in ballo da 36 anni e sento, almeno spero, di poter incassare una bordata di questo tipo, ma ci sono colleghi giovani che possono essere fragili, ci sono produttori di materie prime stagionali che si vedono cancellati gli ordini… mah!
Valeria Piccini vive nel cuore della Maremma toscana, a Montemerano, dove assieme a suo marito Maurizio gestisce il ristorante da Caino (due stelle Michelin). "Sto scrivendo un pezzo su come se la stanno passando i cuochi a casa per la prima volta, a cucinare lontani dai loro ristoranti,” esordisco.“Non me ne parlare. Mi manca la cucina del mio ristorante, è là che ho tutti i miei strumenti preferiti; l’altro giorno ho fatto una torta di mele e non m’è piaciuto per niente il risultato. Poi guarda, se si è abituati a lavorare secondo i ritmi di un ristorante non è per nulla semplice restare a casa. Hai visto la foto che ha messo Niko? [Romito, NdR] M’ha fatto morire dal ridere, lì in piedi che sorride con quel cartello in mano: NON SO CUCINARE A CASA. Come lo capisco.”L’altro giorno ho fatto una torta di mele a casa e non m’è piaciuto per niente il risultato
“Cosa cucino a casa? E chi c’ha mai cucinato? La vera sorpresa sarà la bolletta del gas questo mese”
Mi dice: "Ho un bel prosciutto di Parma qui a farmi compagnia, ho dell’olio vero, le altre cose le cerco quando sono fuori, a casa va benissimo un cibo essenziale. In questo lavoro siamo in molti a cercare la complessità, a rincorrerla alle volte, ma a me il semplice piace. Sono sicuro che siano in molti a pensarla come me”.“Su base mensile a marzo abbiamo registrato un calo di quasi il 90%. È probabile che l’anno si chiuderà con un meno trenta-quaranta per cento. Rimarremo aperti anche ad agosto per cercare di limitare i danni""
Veronese, classe 1985 e una laurea in filosofia. Adesso dirige la cucina del Venissa, a due colpi di remo da Burano, un’oasi verde sull’isola di Mazzorbo circondata da un bellissimo orto e da una vigna che ha imparato la dura convivenza con l’acqua alta.“Non mi fermavo così a lungo da veramente tanti anni. Se non altro ora ho tempo per leggere e studiare. Poi Francesco [Brutto, NdR], il mio compagno, fa il mio stesso lavoro e in condizioni normali non è mai semplice ritagliare il tempo da passare assieme. Ora cuciniamo assieme tutti i giorni, sperimentiamo, apriamo una bottiglia di vino, forse due - ecco, diciamo che l’alcol è un aspetto da non sottovalutare in queste lunghe giornate, bisogna stare attenti a non iniziare troppo presto, per non parlare poi degli aperitivi con gli amici. Era una vita che non riuscivo a farli: c'è voluta una pandemia."Chiedo anche a lei ispirazioni per il menu di oggi: “Allora, di base non facciamo mai cose troppo sofisticate. Quello che però ci siamo detti è di provare a ragionare anche in casa come se fossimo in un ristorante: nessun ricorso all’industria, cerchiamo di elaborare tutto noi partendo da materie prime sempre sostenibili. Vogliamo dare una svolta radicale alla nostra alimentazione, anche a quella domestica! È qualche anno poi che lavoro con i fermentati e mi ci diverto un sacco, adesso per esempio sto preparando il tempeh con le lenticchie. Ma se ti devo dire quale sia stata la cosa che mi ha dato più gioia a tavola in questi giorni ti dico il pranzo dell’altro ieri con asparagi e uova poché. Buonissimi. La primavera è la stagione che preferisco nell’orto. Pensa un po’, tra una settimana dovevamo partire col menu stagionale, era già tutto pronto. La stiamo perdendo quest’anno, la primavera, chiusi in casa come siamo."Segui Francesco su InstagramSegui MUNCHIES su Facebook e InstagramNon mi fermavo così a lungo da veramente tanti anni. Se non altro ora ho tempo per leggere e studiare. Per non parlare degli aperitivi con gli amici in chat, era una vita che non riuscivo a farli.