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Cibo

Ikea vuole farti mangiare solo polli allevati in modo sano

Ci avranno anche eliminato dai Mondiali, ma gli svedesi ci sanno fare, non c'è che dire.
Andrea Strafile
Rome, IT
Foto Geoffrey McKim via Flickr

Riuso, legno facilmente riciclabile, coltivazione del cotone a basso impatto ambientale e politica di rifiuti zero, che sta trasformando gli scarti dei ristoranti interni in compost per il 90%, sono argomenti che IKEA, il colosso svedese dei mobili componibili, tratta da almeno 10 anni (prima che diventasse così di moda insomma).

Con la scelta di servire solo caffè certificato UTZ, di inserire alternative bio come il menu bambini e di vendere prodotti come il caviale d’alga kemp, ci sta dicendo che la questione dello spreco e della qualità del cibo ha un’importanza non inferiore allo smaltimento, chessò, di un LÅNGUDDEN.

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Nei programmi per il futuro, immediato e a lungo termine, c’è ufficialmente quello chiamato Better Chicken”: un impegno a servirsi di polli allevati secondo criteri più sani e giusti (per quanto non sappia ancora con precisione se un pollo ha insiti i concetti di giusto e sbagliato).

Più spazio per ogni pollo fino a un massimo di 30 kg/m2 - che significa 20 polli: pensate agli standard e fate una faccia schifata la prossima volta che lo comprate al supermercato-, illuminazione adeguata, limitazione degli impatti ambientali dovuti alla cacca dei pennuti e un uso di antibiotici responsabile.

Queste le regole che verranno messe in atto da oggi al 2020 per sensibilizzare il cliente e promuovere una forma di allevamento sostenibile. Questa la prima fase del progetto.

Nella seconda fase, che contano di completare entro il 2025, oltre a migliorare le regole già dette magari passando a una forma di biologico puro, Ikea vuole ampliare il discorso sostenibilità a tutte le specie di carni e pesci servite e vendute.

Non solo il pollo allora, ma anche maiale, bovino e soprattutto il tanto iconico salmone, che già proviene interamente da allevamenti certificati Aquaculture Stewardship Council, i cui standard da superare sono un tantino più alti di vasche colme di pesci malati che sguazzano nel loro schifo, perché questo è il salmone che si trova, eh, non illudetevi. Nella partita malattie gravi contro Omega3 vincono le malattie a mani basse.

“I programmi Better Food di Ikea rappresentano piani di miglioramento olistici e ambiziosi rivolti a ogni specie nella catena di approvvigionamento alimentare. Progettati per promuovere sistemi di allevamento che guardano prima all’animale. Siamo fieri di aver lavorato per due anni al fianco di Ikea con lo scopo di promuovere le migliori pratiche agricole. Per aver contribuito al miglioramento del sistema del cibo sostenibile”, ha detto il dottor Thorsen, direttore del Food Animal Initiative.

E così, quando vi cederanno le gambe tra il reparto bagno e quello delle scrivanie e i morsi della fame vi avvilupperanno come piovre e sarete al terzo litigio con la vostra ragazza, saprete che i polli Ikea possono salvarvi e non sono poi così male.

In attesa di acquistare un armadio PAX.
Perché, in fondo, siamo tutti schiavi dell’armadio PAX.